Nella mattinata di oggi, venerdì 3 novembre, si è svolta la tradizionale commemorazione in occasione del 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale, nel cimitero militare di Priocca.
Le due parole più utilizzate nei tanti messaggi letti e cantati dai ragazzi delle scuole elementari e della scuola secondaria di primo grado sono state Pace e Libertà.
Il sindaco del paese roerino Marco Perosino ha aperto la cerimonia ricordando proprio l’importanza di perseguire la Pace e ribadendo che questa data deve essere accostata al 25 aprile, il giorno in cui il nostro paese ritrovò la Libertà:
“Molte sono le guerre tuttora in corso purtroppo – ha detto ai tanti ragazzi presenti il primo cittadino – ma dobbiamo ricordare sempre i sacrifici che fecero i giovani del nostro paese, come di tanti altri, mandati in guerra per liberarci dall’oppressione. Occorre una profonda riflessione su questi avvenimenti del passato affinché non si ripetano mai più e diventa fondamentale ricordarlo sempre alle giovani generazioni”.
Gli studenti delle scuole elementari e della primaria di primo grado hanno letto alcuni testi tratti dagli scritti di autori come Rigoni Stern, Bertold Brecht e Anna Frank ed eseguito alcuni brani musicali, tra cui 'La Guerra di Piero' di Fabrizio De Andrè, 'A cosa serve la guerra' di Edoardo Bennato e 'Il mio nome è mai più' del trio LigaJovaPelù.
Presente il maresciallo maggiore Marco Caputo, comandante del presidio dei Carabinieri di Govone, alcuni rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, il Gruppo Alpini di Priocca e il Gruppo di Volontariato Comunale.
Sono molto importanti queste commemorazioni e fanno bene insegnanti e dirigenti scolastici nel far lavorare i ragazzi sulla Memoria, rendendoli consapevoli del percorso di quelle due parole così importanti, Pace e Libertà.
Oltre ad essere il giorno in cui nel 1918 si firmò l’armistizio di Villa Giusti e terminò la Grande Guerra, il 4 novembre del 1921 ebbe luogo la tumulazione del 'Milite Ignoto' nel sacello dell’Altare della Patria, dopo un lungo viaggio in treno della famosa salma: furono giorni in cui l’Italia si sentì unita come mai prima di allora e il 4 novembre venne dichiarato Festa Nazionale.