«In questo momento così tragico per la Terra Santa, facciamo nostre le parole di Sua Eminenza il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini: “Non possiamo lasciare che la morte e i suoi pungiglioni (1Cor 15,55) siano la sola parola da udire. Per questo sentiamo il bisogno di pregare, di rivolgere il nostro cuore a Dio Padre. Solo così potremo attingere la forza e la serenità di vivere questo tempo, rivolgendoci a Lui, nella preghiera di intercessione, di implorazione, e anche di grido”».
Scrive così il presidente della CEI, cardinale Matteo Maria Zuppi, aggiungendo: «La Presidenza della CEI ha deciso di promuovere una Giornata nazionale di digiuno, preghiera e astinenza per la pace e la riconciliazione. La data scelta è martedì 17 ottobre, in comunione con i cristiani di Terra Santa, secondo le indicazioni del Patriarca di Gerusalemme che, a nome di tutti gli Ordinari, ha chiesto alle comunità locali di incontrarsi “nella preghiera corale, per consegnare a Dio Padre la nostra sete di pace, di giustizia e di riconciliazione”».
Anche la città di Bra si prepara a questo appuntamento per quanto sta accadendo nella terra di Gesù. È in programma proprio martedì 17 ottobre e avrà il suo centro nella chiesa delle Sorelle Clarisse (viale Madonna dei Fiori, 3), dove alle ore 20.45 si terrà un momento di adorazione eucaristica.
Intanto, l’arcivescovo di Torino e Susa, monsignor Roberto Repole, ha invitato le comunità ecclesiali a pregare per la pace secondo l’intenzione suggerita dalla Conferenza episcopale italiana in tutte le Messe di domenica 15 e martedì 17 ottobre.
«Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace» (papa Francesco).