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Attualità | 11 ottobre 2023, 07:21

Alba, il Centro di prima accoglienza di via Pola in piena attività. "Ogni ospite potrà rimanere al massimo un mese"

Il direttore della Caritas diocesana albese don Mario Merotta spiega il cambio di politica: "Vogliamo incentivare le persone a cambiare vita anche con l'aiuto di progetti di accompagnamento"

Alba, il Centro di prima accoglienza di via Pola in piena attività. "Ogni ospite potrà rimanere al massimo un mese"

La situazione nel Centro di prima accoglienza di via Pola ad Alba sta tornando alla normalità. Il nuovo corso parte da regole e idee chiare, come spiega don Mario Merotta: "La struttura è rivolta esclusivamente a chi non ha una casa e neanche un lavoro regolare. Ogni ospite può rimanere al massimo per 30 giorni e successivamente, se volesse, tornare, deve passare un altro mese di tempo. Vogliamo incentivare le persone a cambiare vita, anche con l'aiuto di progetti di accompagnamento gestiti dal Consorzio socio assistenziale Alba-Langhe.Roero e dal Comune di Alba".

Attualmente il Cpa ospita 18 persone. "Nei giorni scorsi alcune persone sono uscite e c'è stato già un po' di ricambio. C'è un'altra novità che riguarda il Centro di prima accoglienza, per entrare, infatti, bisogna prima passare per il Centro diocesano di ascolto che funge un po' da filtro per capire le esigenze di ognuno". A livello di sicurezza la zona non è più presidiata dalle forze di polizia, ma il controllo e la gestione sono affidati ai volontari.

Prosegue in maniera costruttiva pure la gestione degli stagionali che sono alloggiati in diverse zone del territorio, tra Alba, Racca, Treiso e il Mussotto anche grazie alla disponibilità di privati, sotto la regia del Comune di Alba e dell'assessore alle Politiche sociali Elisa Boschiazzo. In località Pertinace a Treiso l'ospitalità di alcuni stagionali sta diventando un progetto riuscito, come spiega il sindaco Andrea Pionzo: "Un ringraziamento particolare ai proprietari della Cantina Pertinace che hanno messo a disposizione dei locali e alla Caritas diocesana per l'aiuto e la disponibilità. Siamo contenti di come stia avvenendo l'integrazione e speriamo che continui la solidarietà del territorio".

Daniele Vaira

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