Si è svolta nella splendida location del Teatro Politeama di Bra la VIa edizione della Convention di sistema annuale Confcommercio, presentata sul palco dal segretario generale della provincia di Cuneo Marco Manfrinato.
Ospiti importanti sia in collegamento da remoto, sia in platea. Saluti istituzionali da parte di Alberto Cirio Governatore della Regione Piemonte, Luca Robaldo Presidente della Provincia di Cuneo, Giovanni Fogliato sindaco di Bra, Mauro Gola Presidente Camera di Commercio di Cuneo, Ezio Raviola Presidente Fondazione CRC, Giacomo Badellino Presidente Ascom Bra e interventi da parte di Carmelo Romeo - Intesa San Paolo, Giancarlo Villa - Engas, Piergiorgio Carotta AstiEnergy e Mauro Rigamonti - Baratti&Milano
Numeroso il pubblico in sala con esponenti delle Forze dell’Ordine, delle rappresentanze istituzionali e bancarie, del mondo associativo e del commercio e dell’industria.
Durante la sua relazione il presidente Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo Luca Chiapella ha sottolineato: “Quest’anno abbiamo voluto mettere il nostro focus sul concetto ambivalente di de/rigenerazione urbana, processo globale in atto in ambiti differenti e latitudini diverse, che ci sta particolarmente a cuore in quanto vede i luoghi del commercio soffrire in maniera troppo importante, subire le conseguenze di fenomeni sociali e culturali che trascendono la loro sfera di influenza e che spesso li vede impotenti di fronte a processi di involuzione molto più grandi di loro”.
Ha poi indicato finalità e strade da intraprendere: “L’obiettivo finale è quello di rendere le nostre città sempre più attrattive, vivibili e vitali, facendone un luogo di produzione e raccolta di conoscenza, di facilitazione e di divulgazione delle tematiche urbane dal punto di vista specifico delle attività economiche. Per raggiungere questo risultato, dobbiamo lavorare sulle politiche e sui processi di innovazione urbana, sulle risorse, sugli strumenti, sulle norme e sulla costruzione di reti e relazioni, mettendo a disposizione le nostre competenze, sviluppando iniziative formative e informative, contribuendo al dibattito culturale e rappresentando alle istituzioni che ci rappresentano le istanze che provengono dalle nostre imprese associate”.
La convention si è rivelata propedeutica anche all’ascolto dell’analisi del presidente Chiapella circa il quadro economico generale e del commercio internazionale: nelle principali economie mondiali si è assistito a una brusca frenata dell’attività manifatturiera e in Italia la crescita del Pil si è rivelata inferiore alle attese, attestandosi allo 0,1% nel terzo trimestre dell’anno e allontanando sempre più il +1% originariamente preventivato per il 2023.
“La propensione all’export risulta più marcata in provincia di Cuneo, dove supera il 45%, rispetto alla media nazionale, che si assesta poco oltre il 32%. Tra i primi 10 settori per l’export in Granda spicca l’agroalimentare (+42% sul totale export del 2022), per il quale si prevede una domanda in crescita del 4,5% nel quadriennio 2023-2026, ben superiore alla media del manifatturiero - ha proseguito Chiapella - ma il quadro interno provinciale inerente al commercio all’ingrosso e al dettaglio è però negativo: sono 15.194 le imprese registrate nel Cuneese, quasi mille in meno rispetto a quattro anni fa”.
Alla relazione del presidente Chiapella è seguita una tavola rotonda che ha visto come protagonista principe il noto architetto Carlo Ratti in dialogo con Fabrizio Pepino e con il pubblico: “Stiamo vivendo una fase di globalizzazione di nicchia, che può riportare ricchezza e rigenerare interi territori da un punto di vista sociale ed economico. Territori molto impervi, ma molto ricchi come le nostre colline, che generano magari vini pregiati, ne sono esempio. Contenitore e contenuto devono viaggiare di pari passo: se c’è questa liaison anche l’architettura tiene il passo e può creare bellezza. Ma è importante dialogare con le istituzioni: l’apparato pubblico ha un ruolo determinante per capire dove le persone vogliono andare e cosa vogliono per il proprio territorio. Senza scordare il ruolo degli esercizi commerciali: è la voglia di socialità che bisogna ascoltare per capire come riprogrammare le nostre strade, le nostre città, i nostri punti di ritrovo. Ma occorre partire dal contenuto per realizzare il contenitore”.
Toccante infine la testimonianza di Maria Falcone, sorella del magistrato ucciso dalla Mafia nel 1992, che ha elencato i tanti progetti portati avanti dalla Fondazione Falcone, da lei presieduta, in ricordo del fratello, in un tentativo di recupero della legalità nella società. Ne è esempio il risanato Parco Jung, il primo design park contro la mafia simbolo di rigenerazione e voglia di rinascita dell’intero territorio palermitano.