Meloni respinge al mittente le proteste che hanno scandito la mattinata nel centro di Torino mentre al Teatro Carignano si teneva la seconda giornata de L'Italia delle Regioni. E attacca a testa bassa: "Se i contestatori sono i centri sociali, è la conferma che sono dalla parte giusta della storia. Sono quelli che insultano le forze dell'ordine e organizzano il racket delle occupazioni abusive. Non sono studenti, sono centri sociali".
E sul fronte politico, oltre ai sorrisi e agli onori di casa, il governatore Cirio non strappa promesse verso il bis. "Il presidente Cirio ha lavorato ottimamente, ha tutta la mia stima". Ma nessuna investitura, per ora. "Quando sarà il momento di pensare alle Regionali faremo un ragionamento più ampio".
"Nessun fronte contro la magistratura, ma dissento"
E sulla recente polemica con la sentenza che ha rimesso in libertà un migrante irregolare, la premier puntualizza: "Non c'è nessuno scontro con la magistratura. La magistratura è libera di non applicare una legge del Governo e il Governo è libero di dire che non è d'accordo. La motivazione che rimette in libertà un immigrato irregolare già colpito da espulsione è che la sua corporatura è quella che in Tunisia considerano buoni per i cercatori d'oro e i loro interessi, mi pare una motivazione particolare e ho l'autonomia di pensiero di dire come la penso. Ma è una sentenza specifica, non un attacco alla magistratura. Leggerla così mi fa riflettere".