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Attualità | 19 settembre 2023, 16:30

Valle Stura, statale 21: Uncem chiede l'apertura dei cantieri, "necessità per tutto il Piemonte"

Il presidente Colombero ha partecipato all'incontro di ieri sulle infrastrutture, tenutosi a Demonte: "Non è solo una strada turistica. Del Maddalena, si devono occupare Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta"

Roberto Colombero

Roberto Colombero

"La sfida della Statale 21 è una sfida del Piemonte e del nord-ovest. Lo abbiamo detto chiaro, con il Presidente nazionale Marco Bussone, ieri sera a Demonte. Tutti i Sindaci della Valle Stura presenti, l'on. Ciaburro, ACI con Franco Revelli, tantissimi Cittadini, Associazioni datoriali, Autotrasportatori. Insieme con il Sindaco Adriano Bernardi e il Presidente dell'Unione montana Loris Emanuel, vogliamo ribadire con forza che ANAS deve sbloccare lavori e Ministero delle Infrastrutture e Ministero della Cultura devono togliere ogni veto su circonvallazioni, messa in sicurezza dei ponti, aperture del colle. La Francia deve fare la sua parte, chiarendo come intende usare questa rotta internazionale attraverso le Alpi".

Lo afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, dopo l'incontro di ieri a Demonte sullo stato di infrastrutture, trasporti, viabilità, logistica nel nord-ovest del Paese.

"Non è solo una strada turistica. Del Maddalena, si devono occupare Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta - chiarisce ancora Colombero - . Dopo i problemi al Bianco e in Maurienne per il Frejus dimezzato, abbiamo capito ancora una volta che tutto è connesso. Dunque i mezzi che transitano qui, tra i balconi dei paesi, sono una questione di tutti. Non solo della Valle Stura. Il senso della nostra mobilitazione è questo. Chiedere interventi e pianificazione".

"Le infrastrutture non fatte o non manutenute negli ultimi vent'anni pesano oggi - conclude il presidente Uncem regionale - . Mercantour e Armo-Cantarana, del quale parleremo il 28 settembre alle 18 a Ormea, sono stati errori gravi. Oggi si possono riprendere quei progetti, certo, ma le risorse devono essere certe. E la lunga progettazione, gli iter troppo complessi italiani prima dei cantieri, non devono fermare i lavori già programmati sulla 21. Si parta subito con gli interventi. Non rischiamo l'isolamento delle valli. Se ne occupino Cuneo, Torino, Nizza, Imperia. I loro quattro Sindaci, alla luce del Trattato del Quirinale. Se ne occupi Alcotra, affinché questo Interreg non sia solo progetti, ma anche Istituzioni forti, Regioni ed Enti locali dei due versanti alpini che pianificano i prossimi venti o cinquant'anni. È la Politica che ci serve".

comunicato stampa

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