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Curiosità | 10 settembre 2023, 14:08

La bellezza al centro della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2023

Oggi, domenica 10 settembre, appuntamento per conoscere e valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale ebraico in tutta Italia

La bellezza al centro della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2023

Oggi, domenica 10 settembre, ricorre la Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta alla sua 24ª edizione. L’iniziativa, alla quale partecipano trenta Stati europei, è coordinata e promossa nel nostro Paese dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

La Giornata ha lo scopo di raccontare il mondo ebraico attraverso i suoi luoghi ed eventi capaci di trasmettere il vasto bagaglio culturale condiviso dalle comunità. Nel 2023 il tema scelto per la Giornata è la Bellezza che, secondo le parole del presidente dell’UCEI Noemi Di Segni, "è un tema tanto più significativo in Italia, nota per il livello e la cura dei beni culturali, tra i quali quelli ebraici sono parte essenziale. La bellezza sarà anche una inedita chiave di accesso per dare un’idea della peculiarità dei precetti e delle tradizioni ebraiche". Sempre la presidente Di Segni spiega: "La parola “bellezza” in ebraico ha diverse corrispondenze, evidenziate anche nel logo della Giornata, e su ciascuna abbiamo proposto un percorso di approfondimenti e attività. Tra i vari esempi, la magnificenza degli oggetti di culto: dalle descrizioni dettagliatissime, in Esodo, della Menorah e del Tabernacolo - trasportato fino a destinazione nella Terra di Israele -, agli oggetti prescritti per ogni festa e per il sabato; e ancora gli abiti sacerdotali, il vestire di bianco nelle altre festività ebraiche, il Tempio di Gerusalemme e le architetture sinagogali. Grande importanza viene data, nella tradizione ebraica, anche alla bellezza della persona, alla cura del corpo e della sua salute. Nel rispetto della natura, il concetto di bellezza è incardinato in quello della creazione e della sostenibilità del mondo per le generazioni future. Vi è infine la bellezza del sentimento amoroso, della donna ricercata e amata, e quella della preghiera e del canto che si eleva coralmente".

Grazie alla collaborazione tra Comunità Ebraiche, Comuni, Enti locali e Associazioni attive sul territorio e ad un patrimonio storico-culturale di sicuro interesse, ogni anno si dà vita ad una manifestazione diffusa in modo capillare in gran parte della penisola, che accoglie decine di migliaia di visitatori.

Un esempio? A Cherasco, la sinagoga testimonia ancora oggi secoli di storia di un popolo che nel 1547 scelse la Città delle paci come sede, contribuendo a definirne l’identità culturale, civile ed economica. Una visita a questo luogo apre la mente all’affascinante mondo della cultura ebraica con le sue ramificazioni territoriali, la vita quotidiana, i riti e le usanze di una comunità che oggi, purtroppo, è quasi completamente scomparsa.

La sinagoga cheraschese, aperta in particolari occasioni dell'anno, grazie alla “Fondazione De Benedetti - Cherasco 1547” (ONLUS), è una sorpresa per gli occhi e lo spirito: perfettamente conservata e con la presenza di allestimenti fotografici in tre sale dedicate. Altri esempi della bellezza della cultura ebraica sono ovunque sparsi in Piemonte e meritano di essere (ri)scoperti, anche per mantenere viva la memoria della Shoa. Da questa Giornata si riparte con una convinzione in più: camminando insieme, in uno spirito di autentica accoglienza e condivisione, mai più si ripeterà quella violenza di cui solo l’uomo, a volte, sa essere capace. Silvia Gullino In foto la sinagoga di Cherasco

Silvia Gullino

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