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lavocedialba.it | 08 agosto 2023, 16:17

Langhe, Roero e Monferrato da record: +12% di arrivi. "Ma stiamo attenti a non perdere l'identità"

Sono i dati turistici migliori di sempre quelli dei primi sei mesi 2023, ma Mariano Rabino, presidente dell'Atl Langhe-Roero-Monferrato è preoccupato. "Siamo contenti dei flussi, ma la quantità deve essere gestita in maniera intelligente e vedo campanelli d'allarme"

Turisti davanti al castello di Grinzane Cavour

Turisti davanti al castello di Grinzane Cavour

I numeri ci dicono che è il 2023 è per ora la stagione turistica migliore di sempre per Langhe, Roero e Monferrato: in 6 mesi +12% di arrivi, più 11% di presenze rispetto al 2022 che era stato l'anno dei record (+18% rispetto al 2019). Uno dei dati più interessanti è la crescita del 50% dei pernottamenti dei turisti americani. Eppure gli addetti ai lavori storcono il naso: era stato, già diverse settimane fa Carlo Petrini, storico fondatore di Slow Food a lanciare l'allarme. "Di turismo invasivo si può morire", aveva detto durante la presentazione di Cheese.

Mariano Rabino, presidente dell'Ente turismo Langhe-Monferrato-Roero, pur molto soddisfatto dei flussi turistici nella zona, torna sul tema. "Siamo felici del fatto che i nostri territori siano così apprezzati, ma non dobbiamo correre il rischio di perdere la nostra vocazione, quella di un turismo di qualità, etico e sostenibile, ancorato alle nostre tradizioni. Come concentrazione di ristoranti stellati, siamo secondi solo al Golfo di Napoli. Si tratta di un traguardo molto importante, ma a cosa serve se i borghi si spopolano, le trattorie e le osterie chiudono, e magari gli anziani perdono la socialità che si viveva nei negozi di quartiere?".

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti il dato record di crescita per provenienza è degli Stati Uniti (50%), seguiti da Francia, Svizzera e Germania. "L'aumento dei turisti americani ha due letture, da un lato apprezzano un viaggio dai ritmi lenti, sostenibili, a contatto con la natura, che li faccia staccare dai ritmi frenetici delle città, dall'altro sta nascendo un marcato interesse per gli investimenti immobiliari nella zona: l'ultimo esempio lo abbiamo avuto a Benevello", commenta Rabino.

Per il mercato interno l'aumento degli arrivi oscilla dal 20 al 25% prevalentemente da Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna. In ordine di presenze come numeri assoluti, invece, in Langhe, Monferrato e Roero arrivano svizzeri, tedeschi, turisti dal Benelux, Nord Europa e Francia.

 

Daniele Vaira

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