Se avete un gatto, ricordatevi di festeggiarlo, perché oggi, martedì 8 agosto, è l’International Cat Day, la Giornata Internazionale del Gatto.
Sappiamo che cosa vi state chiedendo: ma la festa del gatto non è il 17 febbraio? Sì, certo. Ma questa data è stata aggiunta in calendario nel 2002 dall’International Found for Animal Welfare, (IFAW, Fondo Internazionale per il benessere degli animali), nato nel 1969 in Canada per salvare e proteggere gli animali in tutto il mondo.
Quindi oltre al 17 febbraio, in cui si celebra in Italia la Festa nazionale del Gatto dal 1990, ai graziosi micetti che riempiono di gioia il focolare domestico, è stata dedicata una seconda giornata.
Venerato dagli antichi egizi, presente nei mosaici ritrovati nell’antica Pompei, accolto da Greci e Romani come alleato nella lotta ai parassiti, demonizzato nel Medioevo, riabilitato nel Rinascimento, il gatto è da sempre presente nella vita degli esseri umani.
Umani che non sempre hanno rispettato questi amici a quattro zampe, massacrati a migliaia durante il periodo dell’Inquisizione, come conferma la statua bronzea che il comune ligure di Triora (Imperia) ha dedicato loro, per ricordare e farsi perdonare i tanti gatti torturati e uccisi nel borgo (come in molte parti d’Europa) durante il XVI secolo.
Oggi nel mondo vivono circa 650 milioni di gatti, tra randagi, domestici e felini ospitati in strutture. La Giornata è stata istituita proprio allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla condizione dei felini e di trovare nuovi modi per sostenerli. Perciò, se non avete un gatto, beh… forse è l’occasione per adottarne uno. Informatevi presso i gattili della vostra città. Un peloso e simpatico amico, magari, sta aspettando proprio voi!
Indipendenti, furbi e pieni di energia, i gatti conquistano sempre più cuori (e divani). E sono i protagonisti indiscussi dei social, letteralmente invasi di meme, foto, messaggi di auguri, ma anche appelli a non abbandonarli. Infatti è proprio agosto il mese in cui molti di loro si ritrovano senza famiglia.
Le ultime statistiche dicono che sono almeno sette milioni i gatti che abitano nelle case degli italiani e la scienza offre salde motivazioni per scegliere di condividere la vita con essi. Risulta che accarezzarne uno abbassi lo stress e accresca la produzione di ormoni della felicità. Ciò riduce il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari. Le fusa dei felini possono, inoltre, aiutare a conciliare il sonno e, data la loro frequenza, hanno un effetto curativo persino sulle ossa.
Dormiglioni, vanitosi e affettuosi: non sono un po’ tutti così? Morbidi, coccoloni e grandi comunicatori, i gatti sono dotati di un fascino irresistibile, a cui non sono rimasti indifferenti poeti, artisti e scienziati. Dal leggendario Freddie Mercury a Margherita Hack, dal premio Nobel per la Letteratura Doris Lessing al cantante britannico David Bowie, passando per Pablo Neruda, Fernanda Pivano e Anna Magnani.
E come dime
nticare gli antichi detti? “Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”, “Quando il gatto non c’è i topi ballano”, “Tanto va la gatta al lardo che ci lascia lo zampino”, “Non c’è trippa per gatti”, “Tetto che non piove, gatta ci cova”.
Per non parlare dei cartoni animati: alzi la mano chi non conosce Garfield, Silvestro, Top Cat, Tom, Felix, Duchessa, Minou, Bizet e Matisse de “Gli Aristogatti” o il mitico Gatto con gli stivali di Charles Perrault. A tutti, auguri a-mici!