Si svolgeranno mercoledì 9 agosto, alle ore 10.30 nella chiesa parrocchiale di frazione San Giuseppe a Castagnito, i funerali di Marcello Gallo, 99 anni, decano dei penalisti italiani, morto ieri (domenica 6 agosto) a Torino, ma la cui famiglia ha radici nel comune roerino.
Ad annunciare con enorme tristezza la scomparsa del padre e nonno Cristina con Enrico, Oreste con Elena, Alessandro e Francesco, Andrea con Cristiana, Rocco e Lucio.
Nato il 1924 a Roma, allievo di Francesco Antolisei, Gallo fu giovanissimo docente di diritto penale prima all’Università di Urbino, ad appena 28 anni, quindi a Torino e professore emerito presso alla Sapienza di Roma.
Accademico dei Lincei, si impegnò anche in politica. Per due volte fu assessore comunale a Torino, nei primi anni Sessanta, nelle fila della Democrazia Cristiana. Nel 1983 venne eletto senatore, sempre per la Dc, venendo riconfermato nel 1987.
Così lo ricorda l’avvocato albese Roberto Ponzio, suo allievo all'ateneo torinese: "Col professor Marcello Gallo scompare uno dei più autorevoli protagonisti della scienza penalistica. È stato mio professore di diritto penale, affascinava i suoi studenti per la sua sconfinata preparazione giuridica, l’acutezza del ragionamento, il tratto signorile, l’autorevolezza con la quale sapeva porsi di fronte agli studenti. Non era soltanto un teorico dottrinario, ma un valente avvocato, che ha intensamente frequentato le aule di giustizia. Quando, poco dopo la laurea, ebbi occasione di incontrarlo professionalmente, mi impressionò il suo invito a darsi del tu e a instaurare un rapporto di colleganza, consolidatosi nel tempo anche attraverso l’indirizzo di alcuni clienti. Se ne va un grande maestro, che ha formato generazioni di giuristi".