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Al Direttore | 09 giugno 2023, 14:01

"Sanità pubblica territoriale al collasso: rinviare la riforma significa continuare a perdere fiducia"

Scrive l'Assemblada Occitana Valades: "La sanità locale versa in una situazione drammatica, serve rivoluzionare il sistema per migliorarlo e non dobbiamo avere paura di guardare la realtà in faccia"

"Sanità pubblica territoriale al collasso: rinviare la riforma significa continuare a perdere fiducia"

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera dell'Assemblada Occitana Valades sulla situazione attuale della medicina territoriale.

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In seguito a numerose notizie e inchieste di stampa (oltre che da esperienze vissute dai nostri membri) ci siamo domandati: cosa succede alla sanità locale, in particolare nelle nostre valli?

La domanda è veramente complicata ma purtroppo da una risposta sola: la sanità locale versa in una situazione drammatica, serve rivoluzionare il sistema per migliorarlo e non dobbiamo avere paura di guardare la realtà in faccia. Non è di facile risoluzione ma dobbiamo dire una cosa: tutti dobbiamo fare un passo indietro. Siamo convinti che il problema delle liste d'attesa (che sono obiettivamente e scandalosamente lunghe)  si possa risolvere soltanto aumentando le strutture, le strumentazioni e il personale sanitario.

Ma come reperire le risorse? L'Unione Europea in questo periodo ci offre due opportunità che definiremmo storiche: il PNRR e il MES sanitario.

Sul PNRR si continua a blaterare di modificarlo, rinegoziarlo, ridiscuterlo ma in realtà nessuno ha detto "riduciamo le voci in cui spendiamo i soldi e investiamoli in due campi, sanità e dissesto idrogeologico". Con quei fondi la sanità potrebbe fare un salto in avanti molto significativo, si potrebbero costruire numerose strutture sanitarie di ultima generazione e finalmente diffuse sui territori, si potrebbero assumere (e con stipendi competitivi con il privato) migliaia di medici e infermieri, riducendo le liste d'attesa dei pazienti. Il secondo pilastro che crediamo sia necessario affrontare è il MES: il governo e la maggioranza parlamentare devono avere il coraggio di fare un passo avanti e accettare i soldi del MES sanitario per ristrutturare la sanità pubblica!

La sanità deve essere al primo posto nelle preoccupazioni dei politici come lo è nelle preoccupazioni dei cittadini. L'Italia aveva il vanto del miglior servizio sanitario d'Europa e forse, del mondo: siamo sicuri sia barattabile con qualcos'altro? Noi no. Noi crediamo che la sanità debba tornare vicino al cittadino e soprattutto pubblica e alla portata di tutti! Dal miliardario fino al nullatenente… la sanità deve essere un diritto di tutti, come dice la Costituzione.

Sulla sanità pubblica ci si gioca gran parte della fiducia che la gente ripone nelle istituzioni. Temiamo che, con un continuo rinvio delle migliorie che la sanità richieda, possa diventare diffuso e legittimo il sentimento "ma perché devo pagare le tasse se poi non ho il servizio sanitario garantito e mi devo rivolgere al privato?"

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