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Viabilità | 05 giugno 2023, 13:30

Code al rientro dal mare: tre ore da Ormea a Bagnasco... per quel maledetto semaforo

Il sindaco Carazzone: "Necessario per consentire l'immissione a chi arriva dalla provinciale del Colle del Melogno. E' un semaforo intelligente e dalle 14 alle 20 c'erano anche due vigili. Il problema è il numero di auto in transito, un flusso continuo ed enorme, che la SS 28 non può più reggere"

Le code a Bagnasco in vari momenti del pomeriggio di ieri, a valle del semaforo, installato all'altezza della casa rossa

Le code a Bagnasco in vari momenti del pomeriggio di ieri, a valle del semaforo, installato all'altezza della casa rossa

Raggiungere la Liguria è diventato un autentico incubo.

L'autostrada è costosissima, con continui lavori tra Millesimo e Altare e tra Millesimo e l'innesto con la A6, dove si viaggia per 10 km ad una sola corsia. Sulla A10, in Liguria, è addirittura peggio. Una spesa non giustificata dai tempi di percorrenza, perché si sa quando si entra ma non quando si esce.

Sono state tantissime le polemiche per il ponte del 2 giugno, che ha visto migliaia di cuneesi ostaggio delle code. Sull'autostrada ma non solo. In molti hanno infatti scelto di raggiungere la Liguria percorrendo la statale 28 del Colle di Nava. Per l'estremo ponente liguro, il Tenda KO fa sì che il traffico si riversi proprio sulla SS 28. Coda per coda, almeno non si paga.

Ma in questo ponte del 2 giugno si è forse superato il limite.

Ci ha scritto un lettore, evidenziando che "nella giornata di ieri, 4 giugno, le code per il rientro dal mare hanno superato i 40 km, causando un tempo di percorrenza del tratto Ormea - Bagnasco (29 km) di circa 3 ore. 

Auto ferme e ripartenze scaglionate ogni 15 minuti (molto prima di Ormea) hanno fatto presagire il peggio: l'ennesimo sequestro di persona da parte del famigerato semaforo di Bagnasco. Dopo aver superato tale semaforo nel deserto, la coda è scomparsa come per miracolo.

Forse sarebbe ora di muovere una class action per danni contro chi non ha presidiato tale semaforo: 3 ore per pochi km non sono accettabili.

Dove erano le forze dell'ordine? Cosa fanno le amministrazioni dei paesi coinvolti? Cosa fa la Provincia con i relativi uffici delegati alla viabilità?

Si parla tanto di inquinamento, ma tale semaforo causa la maggior parte delle emissioni di tale area.

E' ora di fare una piccola rotonda, o di cambiare i tempi di tale semaforo magari spegnendolo nelle giornate in cui si prevedono rientri massicci, presidiando l'incrocio con le forze dell'ordine. 

A volte mi chiedo se non vi sia una precisa volontà: punire chi va al mare, forse per invidia".

Abbiamo interpellato il sindaco di Bagnasco, Giuseppe Carazzone. Partendo dai numeri: ieri sono transitate a Bagnasco 12 mila vetture di rientro dalla Liguria. 1300, invece, quelle che sono arrivate attraverso la provinciale 490 del Colle del Melogno, da e per Finale Ligure. E' proprio all'incorocio tra queste due strade, la sp 490 e la SS 28, che è collocato il famigerato semaforo.

Ma, ci spiega il sindaco, "si tratta di un semaforo intelligente, che diventa verde solo se ci sono delle auto che devono immettersi. Diversamente, non si attiva. Non solo, ieri, dalle 14 alle 20, il semaforo è stato presidiato da due agenti di Polizia municipale. Ci sono troppe macchine che transitano. La coda era fino a Nucetto. Purtroppo non c'è alternativa al semaforo, altrimenti le macchine che arrivano dal Melogno non riescono ad immettersi. Non è solo colpa di quel semaforo, le code partono da molto prima. E' stato un weekend pesantissimo per il nostro paese, con migliaia e migliaia di mezzi in transito a partire da giovedì. Ormai la situazione è impossibile, ci sono troppi veicoli, a causa del Tenda chiuso e dell'autostrada piena di cantieri. La statale 28 non può reggerli".

Fare una rotonda? "Non ci sarebbe lo spazio. Servirebbe una variante, per evitare il centro... ma figuriamoci, Aans non ci ascolta: è da vent'anni che aspettiamo i lavori a Mombrignone (Ceva-Nucetto), alle Cave di Bagnasco e a isola Perosa di Ormea..."

Barbara Simonelli

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