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Attualità | 29 maggio 2023, 16:22

L'Anpi di Borgo e Valli in visita a Sant'Anna di Stazzema

Con l'Anpi di Carrù e la consigliera di Bra Marina Isu sui luoghi della strage nazi-fascista del 12 agosto 1944

L'Anpi di Borgo e Valli in visita a Sant'Anna di Stazzema

 

Nella giornata di ieri, domenica 28 maggio, una delegazione Anpi di Borgo e Valli, con la collaborazione di Anpi Carrù si è recata a Sant'Anna di Stazzema. Era presente anche Marina Isu, consigliera di Bra e rappresentante della Scuola di Pace.

È stato un momento molto intenso. In quei luoghi che furono teatro di furore e cattiveria, abbiamo pensato a quanto è costata cara la libertà”, ha dichiarato la presidente Anpi Borgo e Valli Maddalena Forneris.

Dal portale dedicato alla Memoria dell'eccidio: “A San'Anna di Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo dopoguerra in Italia. La furia omicida dei nazi-fascisti si abbattè, improvvisa e implacabile, su tutto e su tutti. Nel giro di poche ore, nei borghi del piccolo paese, alla Vaccareccia, alle Case, al Moco, al Pero, ai Coletti, centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati, straziati.

Quel mattino di agosto a Sant’Anna uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e i nipoti. Uccisero i paesani ed uccisero gli sfollati, i tanti saliti, quassù, in cerca di un rifugio dalla guerra. Uccisero Anna, l’ultima nata nel paese di appena 20 giorni, uccisero Evelina, che quel mattino aveva le doglie del parto, uccisero Genny, la giovane madre che, prima di morire, per difendere il suo piccolo Mario, scagliò il suo zoccolo in faccia al nazista che stava per spararle, uccisero il prete Innocenzo, che implorava i soldati nazisti perché risparmiassero la sua gente, uccisero gli otto fratellini Tucci, con la loro mamma. 560 ne uccisero, senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe. E poi il fuoco, a distruggere i corpi, le case, le stalle, gli animali, le masserizie. A Sant’Anna, quel giorno, uccisero l’umanità intera.

La strage di Sant’Anna di Stazzema desta ancora oggi un senso di sgomento e di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della tolleranza. Rappresentò un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana. Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati. con noi anche la consigliera Isu Marino consigliera di Bra e rappresentante della scuola di pace".


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