La bicicletta come grande passione, insieme a un attaccamento alla famiglia che era argomento ricorrente nei suoi discorsi con gli amici più stretti.
Così i conoscenti ricordano la figura di Domenico Macario Gal, Sandro per tutti, il 68enne pensionato che sabato scorso, 27 maggio, è stato vittima di un malore mentre insieme a un gruppo di amici era impegnato in una delle sue ricorrenti uscite sulle due ruote sulle colline di Langa.
"Mak", come lo chiamavano gli amici del gruppo "Free Bike", stava percorrendo la provinciale 32 in località Tre Cunei di Lequio Berria quando è stato colpito dal malore – presumibilmente un infarto – che gli è costato la vita.
Inutili purtroppo i soccorsi immediatamente prestati dai compagni e quindi dall’équipe di sanitari del servizio regionale 118, cui non è rimasto altro che constatarne il decesso.
La salma dell’uomo è stata quindi consegnata ai familiari – la moglie Franca, la figlia Laura con Mathieu e la nipote Gioia –, che ne hanno fissato le esequie per domani, martedì 30 maggio, alle ore 10 nella parrocchia del Divin Maestro ad Alba. Prima di allora sarà possibile portare all’uomo un ultimo saluto presso la Sala del Commiato di corso Cortemilia 17/D ad Alba, mentre il rosario verrà recitato in parrocchia questa sera, lunedì 29 maggio, alle ore 20.30. Non fiori, ma opere di bene, la richiesta dei congiunti.
Classe 1955, nativo di Corio, nel Canavese, Domenico Macario Gal si era trasferito ad Alba giovanissimo. Nella capitale delle Langhe era figura conosciutissima anche grazie a quello che era stato il suo lavoro in municipio, nei primi anni come operaio dell’acquedotto, quindi nel settore dei messi comunali, dove era rimasto sino alla pensione, nell’aprile 2011.
Un impegno al quale aveva affiancato quello sindacale, nelle fila della Uil, sigla che proprio grazie alla sua attività era stata in quegli anni la più rappresentativa tra i dipendenti dell’ente locale.
"Una persona di grande compagnia e dalla battuta sempre pronta – lo ricorda Gabriele Bosio, funzionario dell’ufficio personale del Comune di Alba –, e insieme di grande cuore. Tutti in municipio ne serbano un ricordo pieno di affetto proprio per questo suo carattere solare e generoso, solo all’apparenza leggero. Così era anche nei suoi affetti: spesso veniva a trovarmi e non mancava mai di parlarmi della sua bella famiglia, della moglie Franca, della figlia Laura e della nipotina Gioia. E così era anche sulla bicicletta, per la quale aveva una passione fuori dal comune, accompagnata da una grinta invidiabile".