Festa doveva essere e festa è stata. Emozione vera quella vissuta a Bra, protagonista della partenza della 12ª tappa del Giro d’Italia 2023 nella giornata di giovedì 18 maggio, con una grande folla che si è riversata sulla Rocca per questa importante competizione.
Tanta l’eccitazione del pubblico, ma grande anche quella dei ciclisti, che hanno pedalato in un territorio sempre più meta unica e speciale, grazie a meraviglie paesaggistiche, storiche e culturali.
L’arrivo a Rivoli, dopo una sfida lunga 179 km, ha premiato il tedesco Nico Denz della Bora Hansgrohe, mentre il britannico Geraint Thomas della Ineos Grenadiers ha conservato la maglia rosa.
Proprio il colore rosa ha dominato nella città della Zizzola, che è entrata nelle case degli italiani e del mondo intero, mettendo in vetrina le proprie eccellenze, soprattutto umane. Come la Confraternita della salsiccia di Bra, che ha reso onore all’importante appuntamento sotto la guida del Gran Maestro Giacomo Berrino.
Lo ha fatto con entusiasmo, con passione, catturando l’attenzione di appassionati e curiosi nei colori dei tipici paludamenti: l’azzurro Savoia della mantella e il giallo della mozzetta tanto caro a Torino, per un omaggio all’Italia e al Piemonte. Un vero e proprio raggio di sole sotto il cielo plumbeo.
In posa tra i confratelli e le consorelle anche l’ex campionessa di sci Stefania Belmondo, che ha potuto ammirare tutto della loro uniforme. Dal collare dove sono appuntate le spillette collezionate in occasione di gemellaggi con altre confraternite gastronomiche, fino al medaglione con l’effigie della Zizzola, simbolo di Bra, passando dal distintivo logo in cui si vede un vitello, ingrediente principale della prelibatezza locale.
Ma Bra non è solo enogastronomia. Anche l’arte fa la voce grossa e con Giovanni Botta parla la lingua della bellezza, comprensibile universalmente. I piloni di strada Crosassa, in cui sono ritratti volti celebri del passato e del presente, sono passati agli onori della cronaca su Rai Sport nella trasmissione Aspettando il Giro, a dimostrazione che l’arte, quella vera, non ha bisogno di fiere e di accademie. Bastano un secchio di colore e una buona dose di libertà creativa per sentirla respirare.
Insomma, Bra ce l’ha fatta, ha vinto la sua personale volata con una festa di pubblico a bordo strada nell’augurio e nella speranza di un arrivederci al prossimo anno. Sarebbe una magnifica doppietta!