“Le nostre radici, fonti di vita”: così recita la frase posta sul murales che l’artista Tore Milano ha concluso da pochi giorni sul muro comunale che si trova a Diano d’Alba in direzione spianamento San Sebastiano. Un claim significativo che accompagna alcune scene storiche del paese nei decenni, su una pellicola cinematografica, a raccontare i momenti salienti della storia che fa incontrare passato e presente.
L’interessante iniziativa porta il nome di Mario Proglio, attivo esponente di Arvangia, che commenta così la scelta di abbellire questa parete: «Abbiamo pensato di creare questo murales con l’amico Tore Milano per onorare la memoria del muro che fa parte di una casa partigiana che, nel novembre 1944, fu incendiata, come riporta una scena dell’opera.
Presto verranno installate targhette per spiegare le diverse scene che si susseguono sulla pellicola che comunicano l’incontro tra la vecchia generazione di cento anni e quella attuale. Dal cantastorie Leonin che noi, da bambini, ascoltavano ore ed ore, e che rivive nell’incontro con le mie nipotine, a mio figlio Lorenzo che guarda lavorare il tuttofare Vigiu che sapeva risolvere tante piccole cose. Ci sono scene anche con tematiche forti come l’inno alle donne rappresentato dalle “Nete”, o come l’incendio della casa partigiana, tuttora visitabile, da cui, grazie ad una via di fuga segreta, i difensori della Patria riuscirono a salvarsi dall’attacco tedesco. La storia si racconta, e noi l’abbiamo interpretata così»
«Ringraziamo Mario Proglio e l’artista Tore Milano. Come amministrazione comunale siamo contenti di vedere iniziative simili da parte di cittadini privati che portano un abbellimento al paese. I murales sono apprezzati e presenti anche in altri paesi, tra cui il vicino Montelupo Albese, e possono essere mezzi per comunicare la storia del territorio» le parole di Ezio Cardinale, il sindaco di Diano d’Alba.