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Attualità | 12 maggio 2023, 17:03

A Vezza d'Alba il sorriso del compianto Rino Battaglio mancherà a molte persone

L'uomo, grande intrattenitore e organizzatore di eventi, se n'è andato per malattia all'età di 76 anni. I funerali in programma il 13 maggio alle ore 10 nella parrocchia di San Martino.

Rino Battaglio, 76 anni, verrà ricordato anche per il suo grande e inconfondibile sorriso (Foto Facebook Gruppo Folklore del Roero)

Rino Battaglio, 76 anni, verrà ricordato anche per il suo grande e inconfondibile sorriso (Foto Facebook Gruppo Folklore del Roero)

“Sei stato per tanti anni il Presidente del Gruppo Folklore del Roero, ma prima di tutto un grande amico e sostenitore. Ti ricorderemo sempre, con il tuo bel modo di far sorridere chi era intorno a te! Un abbraccio particolare alla tua famiglia e al tuo adorato nipote Alberto”.

Così recita il post di saluto a Baldassarino “Rino” Battaglio, scritto sulla pagina Facebook del Gruppo Folklore del Roero nel primo pomeriggio di oggi (12 maggio) per ricordare questo uomo, scomparso per malattia a 76 anni compiuti da poco, che ha saputo farsi volere bene da molti abitanti di Vezza d’Alba e del Roero, grazie alla sua ilarità, voglia di mettersi a servizio degli altri, simpatia e risata.

Abile presentatore ed organizzatore, viene ricordato da molte persone come una persona abile e corretta, un uomo buono che ha sempre cercato di valorizzare il territorio nelle molte manifestazioni che ha presentato. Quel sorriso che si vedeva sui diversi palchi su cui, con microfono alla mano, Rino Battaglio era salito più volte, riuscendo sempre a trasmettere la sua passione al pubblico, grazie alle sue doti di intrattenitore.

Ha fatto parte, negli anni, della Pro Loco, del Comitato Borgo San Rocco, della Parrocchia, del Comune di Vezza assessore comunale con sindaco Gianpiero Costa dal 2004 al 2009, del Gruppo Folklore del Roero (banda e majorettes) e del Chorus2000. Sui social non mancano i post di ricordo sulle varie pagine delle associazioni di cui ha fatto parte, e che ha servito con il suo sorriso.

Questa sera (12 maggio) è in programma il Santo Rosario alle ore 20.30 mentre il funerale domani mattina (13 maggio) alle ore 10, entrambi nella parrocchia S. Martino di Vezza d’Alba. Dopo la cremazione, l’urna sarà tumulata nel cimitero di Vezza d’Alba. Lascia la moglie Daniela e il figlio Andrea.

Guido Battaglio, molto amico di Rino, di cui era coscritto, lo ricorda così: «Io e Rino siamo stati amici fin da bambini. Dopo una breve parentesi in cui si era trasferito a Torino per il lavoro del padre, verso i 15 anni ci siamo incontrati di nuovo, e da lì in poi la nostra amicizia non ha più avuto interruzioni.
Fin da giovani abbiamo cercato di renderci utili per il paese, e, insieme ad altre persone, abbiamo organizzato molte manifestazioni, cercando di dare il nostro contributo nelle varie associazioni in cui siamo stati presenti.

Dalla banda musicale, di cui io sono stato direttore, e componente da quando avevo vent’anni, a fine anni ’60, in cui aiutavo mio zio, alla Pro Loco, dalla parrocchia al Chorus2000, nato per i giovani cantori, Rino è sempre stato presente, e, oltre ad aiutarmi nell’organizzazione, ha sempre ricoperto il ruolo di presentatore in modo egregio e speciale, grazie alle sue doti di grande intrattenitore. Indimenticabili anche le sue barzellette. Per me era più di un fratello, non si faceva niente se non ci si accordava prima. La sua perdita mi rattrista molto ma di lui mi rimarrà il ricordo della persona che era, e del suo sorriso, che non mancava mai».


«Io sono stato con lui in pro loco - afferma Enrico Grasso, amico e collaboratore di Rino Battaglio - ed ho collaborato per le feste del borgo di San Rocco, anni in cui ho imparato ad apprezzarlo come una persona disponibile, dal grande sorriso, di cui conserverò un bellissimo ricordo. Le sue doti da intrattenitore, e da grande oratore di barzellette ci macheranno molto».

«Rino è stata una persona nata per gli altri - dichiara Pier Angelo Battaglino, presidente ONAF Cuneo e consigliere nazionale ONAF -, io l’ho conosciuto quando era assessore con Costa, ed era molto preparato, appassionato in diversi campi, e soprattutto molto sensibile nel volontariato. Ma lui aiutava anche con un semplice sorriso, che valeva più di mille parole. Era molto positivo come uomo. Animatore della cultura del paese ed aveva un’identità riconosciuta da tutti».

Livio Oggero

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