“La vite unisce il cielo alla terra e nel suo frutto vivono sangue, luce e amore”: questa era una famosa frase di Domenico Clerico, il famoso barolista di Monforte d’Alba scomparso nel 2017. E questa espressione ora possiamo legarla al progetto di beneficenza che la moglie Giuliana Viberti, con l’enologo Oscar Arrivabene, ed i loro collaboratori, hanno messo in pista. Si chiama Perdomenico Langhe doc Nebbiolo 2016, il vino che Domenico, producendolo da uve di una vecchia vigna di Barolo, è riuscito a mettere in pista, lasciandolo affinare senza il passaggio in legno, così da donare un’espressione pura per un grande Nebbiolo.
E così le 326 bottiglie, composte da 0.75 lt, 100 magnum e 5 “doppie magnum” sono andate sold-out. Ma l’aspetto principale non è legato tanto all’indiscutibile qualità di questo Nebbiolo, ma alla valenza benefica che si porta dietro: i circa 80 mila Euro ricavati dalla vendita, sono stati interamente devoluti all’Ospedale Valduce “Villa Beretta” di Costa Masnaga (Provincia di Lecco), dove è stato acquistato un robot per la riabilitazione motoria a seguito di ictus e trauma cranici. In questa struttura ospedaliera di medicina riabilitativa si curano pazienti con disabilità dovute a malattie congenite o acquisite.
Oltre a questa iniziativa, la cantina Domenico Clerico ha intenzione di aiutare il Comune di Monforte d’Alba con una donazione per la manutenzione del parco giochi dei bambini.
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