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Provincia | 23 aprile 2023, 15:43

Per la consegna del premio Mario Riu 2023 ai tre istituti di Fossano, anche Federico Faloppa

L'associazione intitolata all'ex vicepresidente della Provincia ha premiato il progetto scolastico contro l'"hate speech"

Per la consegna del premio Mario Riu 2023 ai tre istituti di Fossano, anche Federico Faloppa

Un appuntamento con un ospite d'eccezione ha celebrato giovedì 20 aprile, nell'aula magna dell'istituto Vallauri di Fossano, l'annuale consegna del premio che l'associazione "Mario  Riu" tradizionalmente assegna ad una realtà che si é distinta nella solidarietà sociale.

A tenere una breve lezione sul tema approfondito quest'anno infatti é stato il professor Federico Faloppa, docente all'Università di Reading, linguista e coordinatore della "Rete Nazionale di contrasto ai discorsi rai fenomeni d'odio".

La Giuria del Premio ha assegnato il riconoscimento alle tre realtà scolastiche fossanesi che, su sollecitazione del locale Tavolo Intercultura impegnato in un progetto specifico, hanno promosso tra gli studenti delle scuole secondarie di Fossano un percorso relativo al sempre più preoccupante fenomeno delle cosiddette "parole d'odio".

A rompere il ghiaccio, dopo una breve introduzione del neo presidente dell'associazione Dario Colombano, i saluti istituzionali dell'Assessore comunale alla Cultura e Pari Opportunità Ivana Tolardo, la quale ha efficacemente contestualizzato la tematiche definendola trasversale e pericolosamente estesa a tutti i livelli sociali, e la consigliera provinciale Bruna Sibille.

Quest''ultima, per affinità politica e conoscenza diretta, ha tratteggiato per immagini il percorso e la figura di Mario Antonio Riu, cui l'associazione é intitolata, già Sindaco di Caramagna e lui stesso consigliere e assessore provinciale, scomparso otto anni fa.

Dal sito dell'associazione: "(per Mario) l'elezione a Sindaco é arrivata a coronamento di una vita politica intensa, animata da ideali chiari e sempre intesa come servizio (...) Per lui essere uomo di un partito di sinistra ha sempre significato collocarsi dalla parte piú fragile della societá, lavorare e mettersi a disposizione per riferire a tutti uguali opportunitá, indipendente da condizione sociale, origine, etnia e religione. (...) Si é distinto per la capacità di parlare e lavorare con tutti. (...) Il suo impegno ha spaziato in tutti i campi, dall'economia al sociale, alla cultura. (...) Ha dedicato molta della sua grande energia per ideare occasioni di dialogo tra le culture. La sua generosità ne ha fatto un uomo amanti da molti".

Pezzo forte dell'evento naturalmente la breve ma ricchissima dissertazione del professore Faloppa sulle implicazioni sociali e individuali del fenomeno, a partire dal "mimetismo" linguistico dello stesso "É pur vero che se molti termini esplicitamente dispregiativi e offensivi li conosciamo tutti e possiamo scegliere se utilizzarli o meno, spesso é facile incappare in una certa ambiguitá dei termini e in "errori" difficili da evitare senza una matura consapevolezza" ha spiegato Faloppa "É necessaria la massima attenzione soprattutto verso i soggetti più fragili, le minoranze e gli individui con caratteristiche personali storicamente individuare come "diverse" in senso negativo".

Ha sottolineato ancora la diffusione ormai pervasiva delle cosiddette metafore deumanizzanti, tra le quali "invasione" e "sostituzione etnica" sono solo gli esempi più recenti in ordine di tempo. E ancora la potenza antisemita di molti "meme" presenti sui social al giorno d'oggi.

Il discorso del linguista si é poi spinto a sottolineare la necessità di bucare ed evitare la strisciante indifferenza, agire sempre in difesa, perché anche solo una presa di posizione in più sulla correttezza del linguaggio può fare davvero la differenza.

In conclusione Faloppa ha elencato una serie di suggerimenti per un efficace contrasto, che vanno dalla padronanza del linguaggio rispetto al contesto in cui esso viene utilizzato, alla necessità di continua formazione e informazione. "Due efficaci strumenti sono ad'esempio il progetto di Amnesty International denominato "Task Force on Hate Speech" e la prossima entrata in vigore di una normativa sulla responsabilità delle piattaforme digitali in materia: il "Digital Services Act".

In coda all'illuminante intervento di Federico Faloppa, la platea ha potuto ascoltare esperienze dirette e prossime sulle situazioni di più o meno consapevole "hate speech" a cura del direttore di Caritas e animatore del progetto Cascina Pensolato Nino Mana, uno dei promotori del progetto, della coordinatrice di Arcigay Cuneo e responsabile del Cuneo Pride Elisabetta Solazzi e di Ayoub Moussaid, animatore e mediatore, presidente di InMenteItaca APS e portavoce della "Rete 21 marzo - mano nella mano contro il razzismo", che si è occupato di accompagnare le classi degli istituti fossanesi nell'elaborazione dei progetti premiati.

In chiusura di serata il momento più atteso: quello della consegna vera e propria.

Il premio Mario Riu 2023 é stato consegnato al professor Claudio Cavallo dell'I.I.S. Vallauri, alla professoressa Flavia Morano del Liceo Ancina e al professor Giorgio D'Aniello dell'Istituto Salesiano.

Esso consiste in una somma di denaro raccolta attraverso le sottoscrizioni dei soci dell'associazione, il quale ha lo scopo di incentivare e finanziare la prosecuzione della buona pratica che i tre istituti hanno messo in atto, aggiudicandosi il riconoscimento stesso.

Un bellissimo momento di condivisione di buona e competente teoria e di ottime pratiche che ha visto un pubblico tanto attento e partecipe quanto piuttosto esiguo, quando é innegabile che chi ha o avesse partecipato ne avrebbe avuto un arricchimento personale impagabile.

Una buona occasione persa per i fossanesi che non hanno colto la splendida occasione!

Fabrizio Biolé

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