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Attualità | 22 marzo 2023, 16:15

Parco fotovoltaico a Sommariva del Bosco: "Cavi interrati come alternativa all'elettrodotto"

Da Comune e Ambiente 21 una proposta ai proponenti per ridurre l'impatto dell'impianto sulle campagne. Di mezzo la burocrazia e un allungamento dei tempi che inciderebbe in modo pesante sul ritorno dell'investimento da parte dei proponenti

Tralicci alti 16 metri, nel progetto di elettrodotto che verrebbe realizzato nelle campagne sommarivesi

Tralicci alti 16 metri, nel progetto di elettrodotto che verrebbe realizzato nelle campagne sommarivesi

Sul percorso dell’elettrodotto relativo ai parchi fotovoltaici in fase di realizzazione a Sanfrè e Sommariva del Bosco c’è attesa e flebile speranza.

Fino alla settimana prossima non si saprà infatti se le richieste avanzate dall’associazione Ambiente 21SdB e dal Comune di Sommariva del Bosco verranno accolte, affinché l’impatto ambientale dell’opera non vada a deturpare l’ambiente naturale circostante, che rientra nella zona di salvaguardia delle Rocche del Roero.

Si vorrebbe far passare i cavi lungo la circonvallazione per collegarli a un elettreodotto esistente, evitando così la posa di tralicci alti 16 metri.

Il presidente di Ambiente 21SdB Marcello Dattrino è preoccupato: “Purtroppo ci sono già tutti i permessi per far partire i lavori. Approvando una variante, l’iter burocratico avrebbe un nuovo inizio, con presa in carico da parte di Enel e verifiche della Sovrintendenza, per cui il processo allungherebbe i tempi almeno di 18 mesi”.

Questo tempo comporterebbe una perdita economica di circa un milione di euro da parte degli investitori, su un impianto dai costi vicini ai 5 milioni.

Nell’incontro del 13 marzo scorso l’associazione ambientalista ha proposto di interrare i cavi sulla zona dell’altopiano boscoso, ma ci vorrebbe anche in questo caso una variante che sposterebbe in avanti di molto le tempistiche.

“Non se ne viene fuori - conclude Dattrino – abbiamo ottenuto dieci giorni di riflessione tra le parti per trovare una soluzione e aspettiamo nei prossimi giorni le proposte di possibili compensazioni, ma temiamo il peggio, nonostante abbiamo avuto il sostegno del Comune e la disponibilità degli stessi amministratori degli impianti fotovoltaici”.

Oltre alle croniche lentezze della burocrazia c’è da tener conto delle diverse normative per la costruzione degli impianti di produzione e quelle per gli elettrodotti, molto meno rigide.

Sempre a Sommariva del Bosco, su richiesta del sindaco Marco Pedussia, l’Arpa ha eseguito una verifica sulla potenza delle onde elettromagnetiche del ripetitore sito in via Vittorio Emanuele, per accertarne il corretto funzionamento e la sicurezza rispetto alla salute pubblica. I risultati ci saranno dopo un monitoraggio H24 di qualche giorno.

Silvano Bertaina

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