/ Attualità

Attualità | 04 marzo 2023, 10:39

Luca Robaldo: “Alla ruvidezza del caimano continuo a preferire la gentilezza dell’opossum”

A conclusione del braccio di ferro tra Regione e Provincia sui canoni idrici il presidente della Provincia interviene per dire la sua. “Una buona mediazione col ‘metodo Cuneo’ – commenta – che tiene conto delle esigenze del territorio”

Il presidente della Provincia Luca Robaldo

Il presidente della Provincia Luca Robaldo

 

Quella dei canoni idrici rischiava di trasformarsi in un pericoloso braccio di ferro tra Provincia di Cuneo e Regione Piemonte.

Il lavorìo delle diplomazie e il buonsenso alla fine hanno prevalso ed è stata trovata una mediazione “salomonica”, che divide a metà i quattro milioni di euro contesi: 2 milioni andranno ai Comuni di montagna e altrettanti (1 milione e 900 mila per l’esattezza) alla Provincia che li utilizzerà per infrastrutture viarie.

Abbiamo interpellato il presidente della Provincia, Luca Robaldo, sindaco di Mondovì, per avere da lui un’opinione al riguardo.


Presidente Robaldo, adesso che la partita è chiusa e lo scontro istituzionale scongiurato vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe?

“No, no. Nessun sassolino dalle scarpe. Chiunque abbia letto le cronache di queste settimane si sarà fatto un'opinione e, certamente, non ha trovato una singola riga con una mia dichiarazione. Resto convinto che nella politica, come nella vita, sia meglio gettare ponti anzichè distruggerli, a maggior ragione se si tratta di strade di montagna”.

Pace duratura tra Provincia e Regione o solo armistizio temporaneo?

“Si tratta di una buona mediazione, che ci consente di salvaguardare le risorse utili per intervenire nell'ampio ambito montano della nostra realtà provinciale”.

Vuole dirci come si è usciti dall’inghippo?

“Una trattativa non facile che, a mio avviso, si è risolta solo grazie al "metodo Cuneo", che ci ha permesso di disincagliarla da alcuni personalismi. Il mio ringraziamento va al presidente Cirio, col quale il rapporto è ottimo e col quale sono sempre stato certo avremmo trovato una soluzione, ed al Consiglio Provinciale che, ancora una volta, ha dimostrato che il lavoro unitario ed il percorso condiviso sono gli unici antidoti a chi pensa che la politica sia soltanto una questione di forza”.

Se volessimo metterla in termini sportivi direi che la partita sui canoni idrici si è conclusa con un pareggio tra Provincia e Regione…

“Sono abituato a guardare sempre con ottimismo al futuro e a vedere il bicchiere mezzo pieno. Confesso che, questa volta, qualche timore in più l'ho avuto. Ciò che vorrei fosse compreso è il fatto che questa legge, scritta così, riguarda solo la provincia di Cuneo”.

Quindi, a suo giudizio, si era in presenza di un trattamento “speciale” (si fa per dire) per l’Amministrazione provinciale di Cuneo?

“L'emendamento del 2021 riguarda solamente la nostra realtà provinciale. Per le altre province, così come per la Città Metropolitana di Torino, la legge prevede che la Regione eroghi loro direttamente le risorse”. 

Non mi dica che non condivideva la necessità di interventi sulle strade di montagna, considerata la morfologia del territorio e la precarietà in cui molte di esse si trovano…

“Si figuri! Sono un sindaco e sono originario di Montezemolo, 753 metri sul mare, e sono ben felice che i Comuni, a partire da quelli montani, godano di risorse. Il tema, però, è che nei due anni precedenti la mia elezione esisteva un'intesa formale fra Regione e Provincia, attraverso la quale quest'ultima si è vista riconoscere tutte le risorse derivanti dalle grandi derivazioni idroelettriche e quelle risorse sono state utilizzate secondo quella stessa intesa, intervenendo su quanto la Regione aveva indicato. Ora torniamo a quella formula”.

Presidente, intuisco che in questa vicenda abbia dovuto fare appello a tutte le sue capacità diplomatiche. I “falchi”, tanto a destra quanto a manca, non mancavano. È così?

“Mi trovo ad affrontare la responsabilità di guidare un Ente importante e, non lo nego, forse sento troppo questa responsabilità”.

Qualcuno – nella fattispecie il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Paolo Bongioanni – l’ha rimproverata per aver parlato “da sciocco”. Porge l’altra guancia o vuole ricambiare la cortesia?

“È vero. Lo avevo quasi rimosso...insomma, un sacco di complimenti. E allora ho lavorato in silenzio facendo - per citare una battuta di qualche tempo fa in Consiglio Regionale - l'opossum, una bestiolina che continuo a preferire ai caimani”.

É certo che si tratti soltanto di caimani?

“Obiezione pertinente. Mi si dice che altri avrebbero potuto supportarci maggiormente in questo percorso, aiutandoci a renderlo meno complesso. Ma sono convinto che avremo modo di parlarne, magari davanti ad un buon caffè in qualche bar della pianura fossanese"

Adesso il rischio del dissesto finanziario è stato scongiurato e i fondi necessari per la viabilità in buona parte assicurato. E vissero tutti felici e contenti?

“L'arrivo di queste risorse, oltre a mettere in sicurezza il bilancio, ci permetterà di liberarne altre a favore di collina e pianura. Lei sa che io sto girando la provincia in lungo e in largo perché il mio obiettivo è quello di fare sinergia, creare reti, contribuire a risolvere i problemi. Insomma lavorare per tutti, insieme a tutti e portare risultati al territorio ed ai suoi cittadini. A me hanno insegnato così e credo che non ci sia ruolo migliore di quello di Presidente della Provincia per farlo”. 

Resta fermo il fatto – se ben comprendo – che le strade di montagna, comprese quelle “bianche”, avranno comunque un occhio di riguardo…

“Degli 1,9 milioni destinati alla Provincia, circa 400 mila saranno utili per intervenire sulle 'strade bianche'. Su questo tema sarà il vicepresidente della giunta regionale Fabio Carosso ad indicarci le priorità”.

 

GpT

Google News Ricevi le nostre ultime notizie da Google News SEGUICI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium