“Oggi siamo qui ma siamo già nel futuro”. Così Ezio Fregnan, direttore dell'Academy e Business Education di Comau, ha raccontato l'inaugurazione di e.DO Learning Center al Rondò dei Talenti di Cuneo.
Parliamo di un laboratorio di robotica che promuove lo sviluppo delle competenze e l’innovazione nella didattica pensato per bambini e ragazzi a partire dagli 8 anni. Un progetto che nasce grazie alla collaborazione di Fondazione CRC, Confindustria Cuneo con la COMAU SpA e PLIN - Project for Learning Innovation. La portata è internazionale e di grande livello: un laboratorio del genere esisteva solo a Modena ed era targato Ferrari.
“Ecco perchè sono orgoglioso di essere cuneese – ha commentato Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC -. Questo è un nuovo tassello che mettiamo nel Rondò dei Talenti, struttura che poteva nascere a Roma, Milano, o Londra. Un palazzo frequentato quotidianamente da tantissimi giovani che possono far crescere il loro talento. Grazie a Comau per aver creduto in noi. Grazie alla spinta e all'intuizione di tre grandi industriali che abbiamo in Fondazione: Cristina Pilone, Paolo Merlo e Mariano Costamagna”.
Il laboratorio è parte del Rondò dei Talenti, il nuovo polo educativo che si sviluppa intorno al tema del talento per catalizzare e dare impulso alla crescita, alla conoscenza, alla nascita di idee e alla condivisione di esperienze.
Alberto Frasson, referente per Fondazione Crc del laboratorio ha introdotto la visita al laboratorio: “Questa mattina ci sono con noi i ragazzi dell'Enaip di Cuneo, classi terze. Abbiamo cinque isole didattiche che possono ospitare fino a sei studenti. Lo scopo del laboratorio è di utilizzare la robotica a scopo didattico. Comau ha formato 15 docenti in tutta la Granda i quali svolgeranno il ruolo di facilitatori per i ragazzi”.
A spiegare la genesi del progetto Ezio Fregnan, direttore dell'Academy e Business Education di Comau: “Il laboratorio e.DO Learning Center nasce in un garage. Quando ci siamo resi conto che questo braccio robotico attraeva i giovani come il miele, con la stessa potenza di uno smartphone. Abbiamo pensato di usarlo dal punto di vista pedagogico”.
E il valore per i partecipanti non è dato soltanto dall'ottenimento di competenze: “Quello conta per il 35,2% – continua Fregnan -. Ci si ispira e si orienta; si porta a casa fiducia, e si acquisicono competenze di nuova cittadinanza. Quindi si imparano il rispetto regole, il confronto, la trasparenza, il lavoro di gruppo e la puntualità. Siamo molto ambiziosi. Non vogliamo solo sviluppare skill ma aiutare ragazzi ad essere cittadini migliori”. Per il futuro: “Dobbiamo arricchire la filiera delle figure professionali per farli diventare lavoratori 4.0. Quindi creare occupazione, collaborare con aziende e le università affinché diventi un posto dove si crea conoscenza”.
Presente anche Mauro Gola, presidente di Confindustria Cuneo: “Questo è anzitutto un progetto sociale oltre che educativo. C'è poi anche la capacità di portare i robot fuori dall'industria e avvicinarli ai ragazzi. Si anticipano le professioni del futuro. Questo progetto ci fa stare al passo coi tempi, anzi ci fa anticipare il futuro e rende disponibile la conoscenza”.
Per il comune di Cuneo è intervenuto il vicesindaco e assessore alle Attività produttive Luca Serale, accompagnato dai colleghi Paola Olivero e Andrea Girard: “Importante far crescere le generazioni future nel solco dell'innovazione. Questo immobile non è solo riqualificato e rigenerato ma anche pieno di contenuti”.