Esulta l’associazione "Ambiente21SdB" di Sommariva del Bosco, promotrice di una campagna mirata alla revisione del progetto relativo al parco fotovoltaico di prossima realizzazione tra lo stesso Comune roerino e la vicina Sanfrè: l’Amministrazione comunale sommarivese ha infatti fatto proprie le istanze sollevate dall’associazione, mirate in particolare a suggerire un percorso alternativo al tracciato per il collegamento alla centrale Enel, situata nel territorio di Sommariva del Bosco, del parco fotovoltaico che sorgerà nel territorio di Sanfrè, proposto dalla ditta E-INVEST, in conferenza dei Servizi tenutasi lo scorso 21 dicembre.
In una serata estremamente partecipata, il 19 gennaio scorso, l’associazione ha lanciato una raccolta firme, tuttora in corso, chiedendo di prendere in considerazione la possibilità di far passare l’elettrodotto – interrandolo dove possibile – lungo il percorso della tangenziale di Sommariva del Bosco, in modo da raggiungere gli impianti fotovoltaici già in esercizio presenti sull’altipiano a Nord del paese. Soluzione, questa, che permetterebbe di coniugare l’esigenza condivisa e sempre più impellente di produrre energia attraverso fonti rinnovabili con la salvaguardia del patrimonio paesaggistico e ambientale.
Con un documento protocollato lo scorso 3 febbraio, il sindaco sommarivese Marco Pedussia ha dunque scritto alla Provincia, informando che la società Enel-distribuzione si è resa disponibile alla modifica del tracciato, qualora la ditta E-INVEST ne richieda la variazione, a seguito del nuovo parere rilasciato dal Comune di Sommariva del Bosco, subordinato tuttavia all’adozione del percorso alternativo che corre lungo la tangenziale. Sottolineando, inoltre, come il nuovo percorso non preveda l’attraversamento della linea ferroviaria, in quanto utilizzerebbe il cavalcavia già esistente della circonvallazione, evitando così l'istanza di autorizzazione da parte di RFI.
Ovviamente soddisfatto il presidente dell’associazione Ambiente 21, Marcello Dattrino, il cui obiettivo è quello di "tenere desta l'attenzione sul problema, ottenendo dagli enti e ditte interessate la decisione unanime di prendere in considerazione il percorso alternativo della linea elettrica, onde evitare un danno irreversibile". Il nuovo tracciato consentirebbe quindi di “garantire il mantenimento della biodiversità del territorio collinare, garantire il rispetto delle aree boschive appartenenti alla Zona di Salvaguardia dei Boschi e delle Rocche del Roero, mantenere le attuali pratiche agricole e di coltivo del territorio, evitare l’attraversamento di rivi collinari che possono essere oggetto di imprevedibili situazioni di dissesto idrogeologico sempre più frequenti per le variazioni climatiche e, infine, di salvaguardare e implementare i percorsi naturalistici esistenti in collegamento con la rete sentieristica del Roero, progetto di fondamentale valenza turistico ricettiva”.