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Attualità | 03 febbraio 2023, 11:15

In Prefettura l'incontro sui dodici somministrati dello sportello unico dell'immigrazione senza più un contratto

Si tratta di interinali che hanno concluso il loro contratto il 31 dicembre. Per i sindacati è necessario che venga valutata l’opportunità di procedere all’edizione di una nuova procedura di assunzione

In Prefettura l'incontro sui dodici somministrati dello sportello unico dell'immigrazione senza più un contratto

Si è svolto ieri, giovedì 2 febbraio, in Prefettura l’incontro a cui hanno partecipato i sindacati della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil e dei rappresentanti dei lavoratori atipici Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uiltemp.

Sul tavolo il futuro di dodici dipendenti (9 in Prefettura e 4 in Questura), tutti interinali assunti tramite agenzia dal Ministero dell’Interno presso lo sportello unico dell’immigrazione.

Si tratta di lavoratori in somministrazione che hanno concluso il loro contratto il 31 dicembre ad eccezione di un lavoratore ancora attualmente in servizio in Questura con il progetto Emas che si concluderà il 27 marzo. 

“È stato riconosciuto - hanno scritto i sindacati al termine dell’incontro -  il loro notevole contributo all’evasione delle tante pratiche che tali uffici devono smaltire, in un territorio dove la presenza di lavoratori immigrati è particolarmente alta ed è parte integrante del tessuto produttivo della provincia di Cuneo”. 

“Esprimiamo forte preoccupazione - continua la nota sindacale - per le conseguenze che il mancato rinnovo del contratto avrà sui servizi erogati, con particolare riferimento alla nuova procedura sui flussi dei lavoratori immigrati stagionali che avrà inizio nel prossimo mese di marzo. C’è grande inquietudine per il futuro professionale dei lavoratori somministrati che hanno prestato servizio presso gli uffici immigrazione della Questura e della Prefettura per diciotto mesi e che hanno acquisito sul campo una professionalità specifica per quanto riguarda tutte le procedure relative ai flussi migratori.”

“La dispersione delle competenze acquisite - prosegue la nota - non è solo un danno per i lavoratori, ma rappresenta anche un danno per l’amministrazione che dovrà distogliere altre unità di personale impiegato in altri uffici e che dovrà essere formato ex novo in questa materia. Il rischio è una contrazione dei servizi da un punto di vista quantitativo e qualitativo.”

In conclusione i sindacati hanno richiesto all’amministrazione dell’Interno che "venga valutata l’opportunità di procedere in tempi brevissimi all’edizione di una nuova procedura affinché questi stessi lavoratori rientrino all’interno degli Uffici, augurandosi inoltre che, le carenze strutturali di questi Uffici territoriali, possano essere sanate con procedure concorsuali che permettano la stabilizzazione del personale in somministrazione già precedentemente assunto”.

Daniele Caponnetto

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