Grande festa e tanti sorrisi gioiosi in occasione dell’inaugurazione del nuovo parco giochi inclusivo, a Bra. Se c’eravate, avrete sicuro visto un mare di bimbi e bimbe scatenatissimi sulle moderne attrazioni.
La rinnovata area, che si trova all’interno dei giardini di piazza Roma, è dedicata a Melvin Jones, imprenditore americano del secolo scorso, che, nel 1917, insieme ad un gruppo di colleghi e professionisti, fondò il Lions Club International.
«Non si può andare lontano finché non si fa qualcosa per qualcun altro». Questo il suo messaggio. E questo il significato della targa commemorativa scoperta nel pomeriggio di sabato 14 gennaio che testimonia, in maniera ben visibile, la presenza sotto la Zizzola della più grande organizzazione umanitaria non governativa del mondo, estesa in oltre 200 Paesi con circa 1.400.000 soci, tra i quali circa 39mila in Italia.
Il progetto del Lions Club Bra Host è stato realizzato in collaborazione con Lions Club Bra del Roero e Leo Club Bra, in sinergia con il Comune di Bra, con il contributo della Banca di Credito Cooperativo di Cherasco e l’intervento della Fondazione Internazionale dei Lions Club.
Alla cerimonia del taglio del nastro hanno partecipato il consigliere provinciale Bruna Sibille, le autorità municipali guidate dal sindaco Gianni Fogliato e dal suo vice Biagio Conterno, esponenti di associazioni di volontariato cittadino e le autorità lionistiche con in testa Claudio Sabattini, governatore del Distretto 108 Ia3, che ha riassunto al pubblico le finalità del lionismo.
Ad illustrare l’opera sono stati i soci Lions Luciano Messa ed Andrea Molineris, ai quali sono seguiti gli interventi di Marco Carelli, direttore generale della BCC Cherasco e di Claudia Balduzzi, responsabile europea di Lions Clubs International Foundation, che ha ricordato la visita a Bra, nell’ottobre 2022, di Jitsuhiro Yamada, presidente della Campagna 100 della LCIF, in cui si era discusso anche del nuovo parco giochi. Ne abbiamo parlato qui https://www.targatocn.it/2022/10/25/leggi-notizia/argomenti/attualita/articolo/emozionante-prima-volta-a-bra-per-il-past-presidente-internazionale-lions-yamada-foto-e-video.html
Il costo di questo gioiellino? Oltre 60mila euro per strutture moderne in un’area divenuta proprietà del Comune e dove la sicurezza è garantita dalla presenza di videocamere di sorveglianza.
I ringraziamenti hanno toccato enti, istituzioni e persone che hanno messo a disposizione le proprie competenze ed il proprio tempo. Come nel caso del past governatore Gian Costa al quale è stata consegnata una targa di riconoscenza per l’impegno e la dedizione con cui ha lavorato nelle relazioni con il LCIF.
Citazioni per il comandante del Gruppo della Guardia di Finanza di Bra, capitano Matteo Bruno Tagliabue, l’ingegnere Laura Dellaferrera, l’intera squadra di lavoro dei Lions che si è adoperata all’ottimo risultato e per i diversi comparti amministrativi e tecnici del Comune, cantonieri e l’impresa che ha portato a termine i lavori.
Nell’occasione, c’è stato anche modo di consegnare un assegno in formato XXL dell’importo di 250 euro, intestato all’associazione AMA.le per la sensibilizzazione sulla mutazione genetica IQSEC2, che si occupa di disabilità con progetti inclusivi per ragazzi e bambini disabili, ritirato dalla rappresentante Danila Borio.
Ad applaudire i vari discorsi un numeroso pubblico, ma soprattutto tanti bambini e bambine con le loro famiglie. Alla fine un momento di festa con sorprese, bevande calde preparate dall’associazione AbBRAcciAMO e animazioni a cura della Up Asd Scuola di circo e yoga di Maria Grazia Ielapi, hanno fatto divertire i piccoli partecipanti che potranno godere di giochi inclusivi, ludico-ricreativi ed una pavimentazione anti trauma su una superficie di oltre 320 mq, comprensiva di altalena ad amaca, castello con scivoli e passerelle, due strutture a rotazione, giostra girevole, gioco di arrampicata e due molle già esistenti che sono state ricollocate.
Davvero un bellissimo regalo per la cittadinanza, come ha sottolineato il sindaco Gianni Fogliato, che si è detto fiero e felice di questo nuovo bellissimo spazio in cui il diritto al gioco diventa realtà per tutti i bambini e le bambine, superando ogni barriera e offrendo nuove opportunità di crescita: «Un luogo dove le nuove generazioni potranno condividere divertimento e tempo prezioso, conoscersi e riconoscersi uguali nelle diversità».
Aggiungendo: «L’area giochi è centrale, vicina alla stazione ferroviaria, un po’ il primo biglietto da visita per la nostra città ed è frequentata da tante famiglie. Per questo esprimo il mio ringraziamento a tutte le parti coinvolte in questo progetto, realizzato nel segno dell’accoglienza».
Un progetto che parte da lontano, precisamente dal periodo di presidenza del LCBH di Armando Verrua che ha seguito, insieme alla sua squadra di lavoro, ogni fase dell’opera. «Con questi interventi tutti i bambini e le bambine avranno a disposizione nuove attrezzature moderne, sicure, divertenti, più accessibili e fruibili. Potranno giocare insieme e socializzare, senza nessuna esclusione».
Grande soddisfazione anche per Monia Rullo, attuale presidente del LC Bra Host: «Abbiamo voluto un parco che fosse veramente di “tutti”. Il gioco è un diritto di tutti i bambini. È qui che ognuno di loro potrà divertirsi e socializzare in piena sicurezza, senza alcuna barriera. Questo per noi è prioritario e significativo, in adesione al motto di tutti i Lions del mondo: “We serve” (noi serviamo)».
Il significato del “service” è stato spiegato da Lorella Alessandria Rolfo, presidente del Lions Club Bra del Roero: «Il service è l’attività istituzionale dei Lions Club, nel senso di rendersi utili e servire la comunità in ogni occasione. Grazie alla cooperazione locale e internazionale, la rete dei Lions è in grado di dare risposte concrete a bisogni contingenti. È il caso di questo progetto ambizioso e riuscito».
Parole condivise e rilanciate da Simona Dogliani, presidente del Leo Club Bra: «Da sempre lo scopo della nostra associazione è fare del bene al prossimo con la consapevolezza che la cittadinanza attiva sia l’unica strada per una società più equa e più giusta. Speriamo con tutto il cuore che questo parco non venga percepito dalla cittadinanza solo come una bella opera di riqualificazione urbana, bensì come una palestra di vita dove i propri figli potranno conoscere i figli degli altri, giocare insieme e creare nuovi legami».
Con questo service condiviso tra i vari Club, i Lions rendono ulteriore omaggio al fondatore Melvin Jones e con lui a tutti i soci che ogni giorno si mettono a disposizione e al servizio del prossimo, ovunque ce ne sia bisogno.
Chi è Melvin Jones
Melvin Jones nacque il 13 gennaio 1879 a Fort Thomas in Arizona (USA), figlio di un capitano dell’Esercito degli Stati Uniti al comando di una truppa di scout. In seguito al trasferimento del padre, la famiglia si spostò nella parte orientale degli States. Da giovane, Melvin Jones si stabilì a Chicago in Illinois, dove lavorò presso una compagnia di assicurazioni e nel 1913 ne costituì una propria. Subito dopo entrò a far parte del Business Circle, un gruppo di uomini d’affari, di cui divenne ben presto segretario.
Questo gruppo era uno dei tanti che in quel periodo si dedicavano esclusivamente a promuovere gli interessi finanziari dei propri soci e, dati i lori interessi limitati, erano destinati a scomparire. Melvin Jones, tuttavia, aveva altri programmi. Si chiese: «Cosa accadrebbe se queste persone che godono di successo per il loro impegno, la loro intelligenza e ambizione, mettessero il loro talento al servizio delle loro comunità per migliorarne le condizioni?». Di conseguenza, dietro suo invito, i delegati dei club si riunirono a Chicago per porre le fondamenta di un’organizzazione di questo genere e il 7 giugno 1917 venne fondato Lions Club International.
Sicuramente Melvin Jones fu lungimirante; capì che gli ideali di servizio, di amicizia e di aiuto per le persone in difficoltà erano concetti transnazionali che avrebbero accomunato uomini e donne di buona volontà, pur nella diversità politica, culturale, di razza e di religione.
Così lasciò la compagnia di assicurazioni per dedicarsi a tempo pieno ai Lions presso la Sede Centrale di Chicago. Fu grazie alla sua dinamica leadership che i Lions Club acquisirono il prestigio necessario per attrarre persone interessate al bene comunitario.
Il fondatore dell’associazione venne anche riconosciuto quale leader al di fuori dell’associazione. Particolarmente degno di nota fu il riconoscimento che ricevette nel 1945 quando rappresentò Lions Club International in veste di consulente presso l’Organizzazione delle Nazioni Unite a San Francisco, in California.
Melvin Jones, l’uomo che visse con l’idea che «Non si può andare lontani finché non si fa qualcosa per qualcun altro» e che divenne la guida per tutte le persone interessate al bene pubblico, morì il 1° giugno 1961 all’età di 82 anni.
Lions Club Bra Host
Sotto la Zizzola il Lions Club Bra Host opera dal 1975 a sostegno della comunità locale con iniziative benefiche e sociali che riaffermano con l’esempio la validità delle impostazioni del fondatore dell’associazione Melvin Jones, a cominciare dallo slogan Liberty Intelligence Our Nations Safety (Libertà e Intelligenza sono la Salvezza della Nostra Nazione). In una parola, Lions.