Attualità - 11 gennaio 2023, 14:58

Dopo 45 anni, la decisione: la Grande Fiera d'Estate non si farà più

"Il mondo è cambiato e forse noi non siamo stati in grado di capire questi cambiamenti", ammette Massimo Barolo, amministratore di Al.Fiere Eventi, l'azienda che organizza la rassegna

Il mondo delle Fiere è cambiato. O meglio, è cambiato il mondo.

Basta un click per acquistare qualunque cosa, anche se prodotta a migliaia di chilometri di distanza. E' tutto decisamente diverso da 45 anni fa, quando nacque la Grande Fiera d'Estate, un appuntamento imperdibile per Cuneo e per tutto il territorio, tra stand che presentavano novità, curiosità, prodotti per la casa o per il giardino, macchinari di ogni tipo.

Tutto questo non c'è più. Non solo, anche le aziende, hanno nuovi strumenti e opportunità per farsi conoscere e quindi per promuoversi.

Tradotto: la Grande Fiera d'Estate non si farà più. Né a Savigliano, dove si era trasferita nel 2019 lasciando Cuneo, né in nessun altro luogo.

L'azienda Al.Fiere Eventi si concentrerà sull'altro settore di cui si occupa, quello degli allestimenti, veicolando energie e risorse in quella direzione. A confermarlo è il suo amministratore, Massimo Barolo, che dà seguito a quanto già annunciato nel corso dell'ultimo consiglio comunale dal sindaco di Savigliano Antonello Portera.

Per Barolo una decisione tutt'altro che facile. La GFE era stata creata da suo padre assieme ad un socio; in questa scelta c'è tutto il travaglio umano di un'eredità che si perde. "Ma non era più sostenibile", ammette.

"Il mondo è cambiato e noi, forse, non siamo stati capaci di interpretare i cambiamenti. Non è solo il Covid. Alle persone questo tipo di eventi, a maggior ragione d'estate, con il caldo che fa, non interessa più. Anche gli standisti non erano più interessati ad essere presenti, o per troppo lavoro o per mancanza di personale da dedicare alla Fiera o ancora per mancanza di prodotti da esporre. Quando hai i tempi di consegna ad un anno, che senso ha promuoversi in una fiera?", continua.

In definitiva, evidenzia in modo lucido e sincero Barolo, non ha più senso incaponirsi nel voler vendere un prodotto che non funziona.

Le fiere di tipo generalista, infatti, nel corso degli anni sono via via state cancellate un po' ovunque, lasciando spazio a quelle più settoriali o più di nicchia, come la Fiera del Tartufo Bianco di Alba, per restare in zona oppure, guardando più in là, il Vinitaly o ancora l'EIMA di Bologna, dedicata ai macchinari agricoli. "E comunque - conclude - faticano anche quelle".