È trascorso oltre un mese dall’assegnazione delle deleghe ai consiglieri provinciali, ma il presidente della Provincia, Luca Robaldo, non ha ancora scelto il vice.
Era stato lui stesso a dire che quel ruolo sarebbe spettato alla lista civica di centrosinistra, “La Nostra Provincia”.
Risulta che i quattro consiglieri di questa formazione, Bruna Sibille, Silvano Dovetta, Mauro Astesano e Davide Sannazzaro abbiano indicato per l’incarico il nome di quest’ultimo, sindaco di Cavallermaggiore.
Quello che sembrava essere un passaggio scontato, si sta però rivelando più accidentato del previsto e, soprattutto nel Partito Democratico, il ritardo comincia a suscitare qualche malumore.
L’allargamento della maggioranza a Lega e Forza Italia sembra aver compromesso quell’intesa tra Pd e Azione sancita quando Robaldo aveva dovuto misurarsi col suo competitor, Roberto Dalmasso, sindaco di Lagnasco, sostenuto dal centrodestra.
Ora la partita è in stallo. Robaldo prende tempo probabilmente per non innervosire quella parte del centrodestra che aveva votato a favore delle sue linee programmatiche.
Chissà se nella calza della Befana il giovane sindaco di Cavallermaggiore troverà l’atteso regalo, oppure il presidente – assegnate le deleghe – congelerà sine die la vicepresidenza.
È nei suoi poteri designare un vice o non farlo, ma se così fosse, potrebbero determinarsi fibrillazioni anche perché “La Nostra Provincia” - e il Pd in particolare - non considerano affatto un omaggio la vicepresidenza bensì un atto dovuto, nel rispetto dell’accordo che aveva avuto la genesi con la sindacatura a Cuneo di Patrizia Manassero.
Non è infatti un mistero che il via libera a Manassero da parte della lista civica “Centro per Cuneo” (dove la componente di Azione è rilevante) avesse come contropartita la presidenza della Provincia.
Si vociferò, allora, di uno scritto, testo che però sia il Pd che i centristi non hanno mai voluto rendere noto.