“Poche ore fa ho ricevuto la chiamata del sindaco di Alba Carlo Bo, che incontreremo all’inizio della prossima settimana. Ringrazio il primo cittadino per la sua disponibilità e soprattutto per il suo sostegno, umano e politico. Ho molto apprezzato le sue parole pubbliche. Il continuo procrastinarsi dei lavori, come ha detto il sindaco, è un fatto gravissimo e in un Paese in cui il sovraffollamento carcerario è alle stelle, inaccettabile. Proprio per questo il mio sciopero della fame non si fermerà fino a quando non mi sarà comunicata la data in cui si intendono iniziare davvero i lavori”.
Così, in una nota, il segretario dei Radicali cuneesi Filippo Blengino, che da ieri ha iniziato uno sciopero della fame a oltranza per il mancano inizio dei lavori di ristrutturazione della Casa lavoro "Montalto" di Alba.
Sul tema è intanto intervenuta anche la minoranza nel Consiglio comunale albese, che ha rivolto un appello al primo cittadino. "Abbiamo appreso oggi – vi si legge – dello sciopero della fame avviato da Filippo Blengino, segretario dei Radicali Cuneo, per protestare contro il mancato avvio dei lavori di ristrutturazione della Casa Circondariale. Uniamo la nostra voce alla sua perché si arrivi presto all’avvio dei lavori e non si protragga una situazione di inattività, che vede la struttura in attesa dei cantieri dal 2016".
"Come Gruppo del Partito Democratico insieme ai consiglieri di minoranza di Uniti per Alba le chiediamo di inoltrare tale istanza, a nome della Città di Alba, al prefetto di Cuneo, al ministro della Giustizia, al capo dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, alla provveditrice dell'Amministrazione Penitenziaria Piemontese e alla Direttrice della Casa Circondariale albese. Esprimiamo la nostra solidarietà e appoggio alla lotta avviata da FIlippo Blengino, oltre alla richiesta al sindaco di fare da cassa di risonanza per tale istanza".
In Breve
giovedì 12 settembre