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Attualità | 29 dicembre 2022, 15:25

Carceri della Granda strette da burocrazia e lavori fermi: ottocento i detenuti nei quattro istituti [VIDEO]

Dal carcere di Alba, senza garante, al Cerialdo, dove, una volta completati i lavori al padiglione, i posti per i 41-bis raddoppieranno. Ma spazio anche a progetti innovativi come il polo universitario a Saluzzo, o agli interventi di recupero degli spazi nel centro di custodia attenuata di Fossano

Carceri della Granda strette da burocrazia e lavori fermi: ottocento i detenuti nei quattro istituti [VIDEO]

In arrivo un milione di euro per interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, all'interno delle carceri del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Ad annunciare la novità durante la conferenza di fine anno il garante regionale dei detenuti Bruno Mellano che, per voce dei colleghi che seguono i singoli penitenziari, lancia un appello: "Bisogna fare un monitoraggio attento e puntuale degli spazi reali. Noi abbiamo nelle nostre 13 carceri per adulti del Piemonte, a cui si aggiunge il minorile, delle aree inutilizzate, utilizzate male o abbandonate".

"Prima di prevedere nuove costruzioni o interventi, anche con progettazioni innovative, - prosegue - occorre fare un monitoraggio. Questi soldi devono essere usati bene, con un progetto su cosa deve essere l'esecuzione penale". 

Altro tema sul tavolo è la carenza di spazi per gli operatori - dagli psicologi, a chi si occupa del reinserimento lavorativo - all'interno delle carceri.

"Ci sono delle progettazioni innovative - ha aggiunto Mellano - della Regione Piemonte, come lo sportello lavoro e multiservizi, che chiederanno già nei prossimi mesi alle carceri piemontesi di avere spazi per un incontro e colloquio con i detenuti". "Occorre che l'amministrazione penitenziaria nazionale facciamo uno sforzo per permettere a questi operatori di avere gli strumenti per poter lavorare" ha concluso il garante.

IL MONTALTO DI ALBA, SENZA GARANTE

Alla casa di reclusione Giuseppe Montalto stando ai dati riportati al 23 dicembre sono 31 i reclusi per una capienza regolamentare di 142. Qui all’inizio del 2016 a seguito di un’epidemia di legionellosi il padiglione principale è stato sgomberato per procedere alla messa a punto dell’impianto idraulico. 

Dopo che l’appalto è stato aggiudicato il 10 giugno 2021dall’impresa romana ICR, nonostante le richieste di informazioni reiterate da diverse istanze territoriali, pare al al momento esserci una soa area di cantiere delimitata nel mese di settembre. Nel 2021 è stata ristrutturata una palazzina al di fuori dell’area detentiva che ha permesso di ospitare persone in semilibertà. L’altra struttura pienamente utilizzata è quella dell’ex femminile, poi dedicata ai collaboratori di giustizia: qui ci sono 22 camere detentive e ospita una casa lavoro. Alba è una delle cinque strutture simili presenti in Italia. Si attende, infine, una risposta sulla presunta instabilità di una parte del muro di cinta della palazzina “Casa-Lavoro”, ormai transennata e non utilizzata da più di tre anni.

Sul Montalto al momento si attende la nomina di un garante dei detenuti (il bando scade fra due giorni) dopo le dimissioni di Alessandro Prandi. Intanto il segretario di Radicali Cuneo Filippo Blengino ha dichiarato lo sciopero della fame proprio per la situazione di stallo venutasi a creare all'interno del Montalto. Motivazioni spiegate in questa intervista.

AL ‘CERIALDO’ 41-BIS RADDOPPIATI DOPO I LAVORI AL PADIGLIONE

Il dossier è stato presentato dal garante Alberto Valmaggia, ex sindaco di Cuneo e consigliere regionale. Presso la casa circondariale di Cuneo sono presenti 261 detenuti sui 418 di capienza regolamentare, numero influenzato delle aree attualmente non utilizzate sui cui attualmente sono in corso i lavori. Negli scorsi mesi è stato riaperto il padiglione “ex giudiziario” che ha portato ad incrementare di circa 40 unità i reclusi rispetto allo scorso anno. Entro gennaio del 2023 dovrebbero essere completati i lavori di ristrutturazione del primo e secondo piano che ripristineranno altri 50 nuovi posti detentivi. Qui vista la circolare ministeriale sulla media sicurezza sarà creato un percorso differenziato, visto che la vecchia struttura, ora riadeguata, offre spazi significativi. 

Il padiglione ‘Cerialdo’, dove storicamente sono collocati i detenuti al 41-bis, è attualmente utilizzato solo per due piani dei quattro. Dopo la chiusura avvenuta nel 2016 e con il completamente dei lavori, già finanziati e su cui sono state fatte le gare di affidamento, si raddoppierebbe la capienza attuale: dai 46 detenuti ai 92 originari. 

Nel 2022 è partito il corso sulle serre interne, ancora senza sbocchi lavorativi. Resta urgente l’intervento per garantire uno spazio per il campo sportivo, così come la risistemazione di una palestra ginnica per i 200 detenuti di media sicurezza (dovrebbe divenire operativa ad inizio 2023).

FOSSANO, L’UNICO A CUSTODIA ATTENUATA IN PIEMONTE

Il ‘carcere cittadino’ di Fossano, l’unico del Piemonte a custodia attenuata, vede attualmente 80 detenuti sui 137 posti totali. Qui sono stati finanziati nell’ultimo anno interventi per convertire gli spazi detentivi a sostengo della semilibertà e degli ‘articolo 21’. 

Ai fini formativi sono stati avviati interventi per il recupero di spazi sottoutilizzati. 

La garante Michela Revelli segnala nel dossier problemi di ordine burocratico-amministrativo e la problematica connessa alle difficoltà della magistratura di sorveglianza e alle sue tempistiche. 

AL MORANDI ATTIVATO IL POLO UNIVERSITARIO

Sono 360 i detenuti al Rodolfo Morandi di Saluzzo, carcere di alta sicurezza. La capienza regolamentare è di 447. Il garante Paolo Allemano, ex primo cittadino saluzzese e consigliere regionale, segnala l’attivazione del Polo Universitario e scolastico”.

Nel video l’intervista al garante Paolo Allemano.

 

Cinzia Gatti - Daniele Caponnetto

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