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lavocedialba.it | 19 dicembre 2022, 16:42

Bra, in Consiglio si discute il Piano per la riduzione del 40% dell’anidride carbonica

Dal 2012 la città della Zizzola ha aderito al Patto dei Sindaci, raggruppamento a livello europeo di Comuni che condividono l’orizzonte della lotta ai cambiamenti climatici. Dopo aver raggiunto nel 2020 la riduzione del 25% di CO2, ora si punta a un nuovo traguardo

Il Comune di Bra continua la sua strada verso l'abbattimento dell'anidride carbonica (foto di Tino Gerbaldo)

Il Comune di Bra continua la sua strada verso l'abbattimento dell'anidride carbonica (foto di Tino Gerbaldo)

Nel prossimo Consiglio comunale di Bra, previsto per giovedì 22 dicembre, si discuterà, tra le altre cose, sull’approvazione del "Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima" (PAESC).

Bra dal 2012 ha aderito infatti al Patto dei Sindaci, raggruppamento a livello europeo di Comuni che condividono l’orizzonte della lotta ai cambiamenti climatici. Nel 2014 è stato proposto il primo piano, detto PEAS, "Piano d’azione per l’energia sostenibile", con l’obiettivo di riduzione dell’anidride carbonica di circa il 25% entro il 2020. «Questo è stato sostanzialmente raggiunto, e così un anno fa abbiamo rinnovato l’adesione al patto. Nel frattempo, era statti infatti alzati gli obiettivi del piano, a cui è stata aggiunta la voce ‘C’, che riguarda il clima", spiega l’assessore Daniele Demaria, entro il 2030, puntiamo dunque a una riduzione del 40%».

Il PAESC, che Demaria definisce un "catalogo di azioni, già messe in atto o che lo saranno in futuro" si articola in tre parti. La prima riguarda l’analisi dei rischi dei cambiamenti climatici per Bra, come alluvione o frane, e quali parti della città o fette di popolazione ne posso essere soggetti. La seconda riguarda le azioni di adattamento: assodato che il cambiamento climatico è già in atto, cosa si può fare per ridurne l’impatto. L’ultima riguarda la mitigazione: come si può contribuire a non esacerbare la situazione a livello globale. «Questo può avvenire tramite la riduzione dei consumi e la produzione di energia rinnovabile, con azioni che possono essere intraprese sia dall’Amministrazione che da soggetti privati», sottolinea Demaria.

Luca Sottimano

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