Quanto, concretamente, l’Amministrazione albese sta investendo sul trasporto pubblico locale come mezzo per ridurre il traffico in città e tendere a un modello di viabilità più sostenibile? E’ l’interrogativo che l’opposizione di Uniti per Alba ha sollevato con l’ordine del giorno che nei giorni scorsi è divenuto tema di discussione della VI Commissione consiliare presieduta da Olinto Magara.
A illustrare le perplessità della minoranza di centrosinistra anche dalle pagine del nostro giornale nei giorni scorsi era stata la consigliera Rosanna Martini (intanto dimessasi dall’incarico, leggi qui), che forte della sua precedente esperienza da delegata ai Trasporti nella seconda Giunta Marello si era chiesta se la Giunta guidata da Carlo Bo non giudicasse il tema del trasporto pubblico "meno importante rispetto ad esempio alle opere pubbliche o al turismo".
"Ad Alba il traffico di veicoli potrebbe essere ridotto in modo importante con scelte strategiche inerenti all’utilizzo mirato delle linee dei bus. Bisogna incentivare le persone a usare di più i mezzi pubblici anche nella nostra cittadina", aveva spiegato Martini (intanto dimessasi dal Consiglio comunale), additando scelte come quella di aumentare il costo dei biglietti singoli (da 1,20 a 1,50 euro) e degli abbonamenti per gli over 65 (da 22 a 32 euro) sui bus che coprono le diverse linee cittadine.
"L’aumento dei biglietti dovuto all’adeguamento delle tariffe previsto dall’Agenzia della Mobilità Piemontese (Amp) poteva essere affrontato diversamente, al di là del contributo di 20 centesimi a biglietto da parte del Comune. Lo stesso vale per gli abbonamenti. Il Comune ha a disposizione fondi sufficienti per intervenire in modo più significativo, per abbattere ancora di più i costi, così da favorire le persone nell’utilizzo dei mezzi pubblici", spiegava la consigliera, stigmatizzando anche la scelta del Municipio di non attivare la navetta gratuita che da piazzale Ferrero lo scorso anno ha portato i turisti in centro per la Fiera del Tartufo, di sospendere la Linea 5 dalla Moretta a San Cassiano e "le sole due settimane di bus gratuito, a fronte dei tre mesi messi in campo da Bra, per la Settimana della Mobilità Sostenibile".
In Commissione le risposte a tali perplessità e interrogativi sono arrivate dall’assessore competente Massimo Reggio: "Il titolare del contratto di servizio del trasporto pubblico locale è l’Agenzia della Mobilità Piemontese (Amp), subentrata al Comune. Il Comune ha titolarità in materia di agevolazioni tariffarie, ma la gestione delle linee, del contratto e dei chilometri assegnati sono in capo ad Amp. L’importo contrattualizzato per le agevolazioni a carico del Comune di Alba è di 165.000 euro annui, buona parte delle agevolazioni vanno agli over 65. Ad Alba spettano 460.000 km annui percorsi, per ogni km la Regione riconosce al gestore 1,60 euro. L’apertura dell’ospedale di Verduno ha avuto un grande impatto sul trasporto pubblico locale, con l’introduzione della linea 8. A seguito della sua introduzione, Amp ha invitato il Comune ad integrare il trasporto per Verduno all’interno del sistema di trasporto urbano per ottimizzare risorse. La linea 8 percorre circa 120.000 km annui con una tratta di 12 km che, per lunghezza, è al di fuori della tariffazione urbana. Per quel trasporto il biglietto base è di 2,30 euro, ma fin da subito è stata garantita un’agevolazione con il biglietto a 1,50 euro, coordinando l’iniziativa con Bra. La Regione ha coperto con uno stanziamento aggiuntivo parte dei costi legati al trasporto per Verduno, circa 1/3, una parte è stata ricavata dalla ditta e una parte è stata recuperata dal Comune con recuperi sulla rete, in particolare sulla Linea 5, già immaginata come 'banca' dei km in vista dell’apertura di Verduno. Siamo rimasti nell’ambito delle cifre stanziate a bilancio. Al termine dello stato di emergenza la Regione ha comunicato un adeguamento tariffario e dal 1° luglio scorso ha portato il biglietto singolo a 1,70 euro. D’accordo con Bra si è stabilito pertanto di portare il biglietto singolo a 1,50 euro da agosto 2022, per tutte le linee inclusa Verduno".
Per quanto riguarda l’incremento (il 40%, ha lamentato l’opposizione) dell’abbonamento anziani, Reggio ha quindi spiegato che in termini assoluti si parla di 10 euro annui, una somma sostenibile, mentre in merito alla campagna sperimentale “Alba gratis in bus”, adottata per promuovere la ripresa del trasporto pubblico dopo il periodo Covid, specialmente per gli studenti, ha chiarito trattarsi di "una campagna sperimentale di 15 giorni, in merito alla quale "non abbiamo un riscontro oggettivo sui trasportati perché non si timbrava alcun biglietto, ma il feedback è stato positivo da parte della ditta. Sul servizio navette per la Fiera del Tartufo – ha detto ancora l’assessore –, nel 2021 sono state attivate due linee a servizio dei parcheggi di corso Europa e dell’area PIP, ma abbiamo registrato poche unità di utenti per giornata. Occorrerebbe un’azione selettiva all’ingresso della città".
Risposte che non hanno soddisfatto l’opposizione. Replicando all’assessore, Gigi Garassino ha evidenziato che "dal 2018 a oggi il servizio ha subito un arretramento, non si è garantito quanto ottenuto negli anni precedenti. Il discorso tariffario richiede politiche di contrasto all’incremento dei costi, non di mero adeguamento. Il messaggio che passa è negativo. Occorrerà in futuro incidere sul bilancio, anche con interventi straordinari e di maggiore durata, per sviluppare una mobilità sostenibile. Credo serva un ripensamento profondo della politica del trasporto pubblico".
Per William Revello "nel trasporto urbano serve una cadenza come minimo trioraria. Su Verduno il trasporto è difficoltoso e non sufficiente come cadenzamento, inoltre non ci sono corse notturne. Sulla linea 5 servirebbero dei dati di utilizzo per capire se fosse un servizio apprezzato. Non era il momento per aumentare i costi. Tema fondamentale è l’informazione, che dev’essere moderna e aggiornata".
Da Fabio Tripaldi la proposta di "istituire la gratuità per gli studenti, il sabato mattina per tutti, per gli anziani e gli under 18. Non servono iniziative spot, ma calendarizzare interventi di promozione del TPL in maniera strutturale. Serve invertire la rotta", mentre Alberto Gatto ha messo l’accento sull’esigenza di "incidere su chi fa il traffico, ovvero i lavoratori che utilizzano l’auto in città. Molti cittadini vivono e lavorano qui ma per fare pochi km usano l’auto, cosa non pensabile nelle grandi città. Sulla Linea 5 il dato politico è imputabile alla Regione, la città ci ha perso un servizio creando il servizio per Verduno. Chi usava la Linea 5 ha subito un danno".
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