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lavocedialba.it | 29 settembre 2022, 19:38

Crisi energetica: il 35% degli italiani taglierà sugli sprechi recuperando il cibo avanzato

È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sui comportamenti degli italiani nei prossimi 6-12 mesi

Crisi energetica: il 35% degli italiani taglierà sugli sprechi recuperando il cibo avanzato

Si celebra oggi la Giornata Internazionale  della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari e, da quanto emerge da una analisi della Coldiretti, su dati Coop, sui comportamenti nei prossimi 6-12 mesi, più di un italiano su 3 (35%) taglierà gli sprechi nei prossimi mesi adottando a casa soluzioni per salvare il cibo e recuperare quello che resta a tavola con una svolta green spinta dall’inflazione e dai rincari delle bollette.

Il carovita scatenato dalla crisi energetica e dalla guerra in Ucraina spinge dunque i cittadini ad adottare comportamenti responsabili per salvare i bilanci, anche se il problema dello spreco resta rilevante.

Nelle case italiane si gettano mediamente ogni anno, secondo un’analisi Coldiretti su dati Onu, circa 67 kg di cibo all’anno per abitante e, nel mondo, viene sprecato complessivamente quasi un miliardo di tonnellate di cibo, pari al 17% di tutto quello prodotto, con un impatto devastante sull’ambiente e sul clima, oltre che su un’economia già duramente colpita dall’emergenza Covid, secondo una analisi della Coldiretti su dati Onu. 

A guidare la classifica degli sprechi sono le abitazioni private dove si butta mediamente circa l’11% del cibo acquistato mentre mense e rivenditori ne gettano rispettivamente il 5% e il 2%. Un fenomeno che determina anche effetti dirompenti sull’economia, sulla sostenibilità e sul piano ambientale per l’impatto negativo sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. Si stima, infatti, che le emissioni associate allo spreco alimentare rappresentino l’8-10% del totale dei gas serra.

“Un problema drammatico dal punto di vista etico oltre che economico contro il quale Coldiretti è impegnata da anni in un’opera di sensibilizzazione dei consumatori attraverso il progetto dei mercati di Campagna Amica, con i cuochi contadini, che sanno riadattare le ricette con l’ottica proprio di non buttare via nulla, e con la più grande rete delle fattorie didattiche, oltre che con il progetto di Educazione alla Campagna Amica nelle scuole, tramite cui si vuol far comprendere, già ai più piccoli, il grande valore del cibo e la necessità di essere attenti agli sprechi come stile di vita”.

redazione

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