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Attualità | 22 settembre 2022, 15:29

Grandi vini di Langa fanno del bene: Barolo e Barbaresco di 70 produttori per la seconda volta di "Barolo en Primeur" [FOTO]

Tra poco più di un mese l’edizione 2022 dell’asta benefica promossa da Fondazione Crc, Consorzio Tutela e Crc Donare sull’onda degli oltre 600mila euro già devoluti a 17 progetti no profit

Il relatori durante la presentazione di Barolo en primeur: da sinistra Ezio Raviola, Matteo Ascheri e Giuliano Viglione

Il relatori durante la presentazione di Barolo en primeur: da sinistra Ezio Raviola, Matteo Ascheri e Giuliano Viglione

Prendi un vino pregiato come il Barolo prodotto nella vigna Gustava ai piedi del castello di Grinzane Cavour, aggiungici quello prodotto da più di 70 cantine del territorio, affiancaci il Barbaresco, e collega il paese del Conte Camillo a New York, cioè al mondo.
In questo modo otterrai “Barolo en primeur”, l’asta benefica mondiale di “fine wine” giunta alla seconda edizione, e voluta dalla Fondazione CRC, dal Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e dalla Onlus Fondazione CRC Donare.

Nel 2021, al suo debutto, attraverso un'asta internazionale battuta da Christie's in contemporanea tra Grinzane e New York, sono stati raccolti ben 666mila euro, devoluti a 17 progetti no-profit, grazie alle donazioni di 15 benefattori che, sostenendo questi progetti di utilità sociale, si sono aggiudicati altrettante barrique di pregiato Barolo della Vigna Gustava annata 2020 ancora in affinamento, destinate a trasformarsi ognuna in 300 bottiglie dall’etichetta anch’essa da collezione, firmata dal celebre artista internazionale Giuseppe Penone.

E così, sull’onda del successo, il 28 ottobre andrà in scena la nuova asta che presenta interessanti novità, presentate in anteprima, giusto per stare in tema, nella sala convegni del castello di Grinzane Cavour nella mattinata di oggi (22 settembre), in un incontro presentato da Valeria Ciardiello, giornalista e conduttrice tv.

«Una seconda edizione per crescere - dichiara Ezio Raviola, presidente della Fondazione CRC - partendo dalla nostra vigna di proprietà e da quei 15 barriques che lo scorso anno hanno fruttato circa 660 mila euro, devoluti a diverse realtà del territorio, e non solo. Uniamo l’unicità del territorio al respiro internazionale di New York, lavorando in sinergia con il Consorzio Barolo e Barbaresco che punta ad aumentare la reputazione dei nostri pregiati vini. E, in questa ottica che unisce due anime, abbiamo pensato di aggiungere al nostro vino, anche quello di più di 70 produttori che hanno aderito all’iniziativa benefica donando bottiglie, magnum e jeroboam, suddivisi in dieci lotti. Il ricavato, in questo caso, sarà devoluto alla scuola enologica. Ci sarà sempre la collaborazione con il grande giornalista Antonio Galloni che, come lo scorso anno, ha degustato i vari barriques, e con la casa d’aste Christie’s che si occuperà dell’asta grazie al battitore Cristiano De Lorenzo. Quest’anno l’arte sarà di nuovo protagonista: l’etichetta è stata realizzata da Michelangelo Pistoletto e si intitola “Rosa del terzo paradiso”».

Un progetto, nato come idea nel 2019, da subito benvoluto anche dal Consorzio Barolo e Barbaresco: «Abbiamo creduto da subito in quest’asta benefica - afferma il presidente Matteo Ascheri – e creato una sinergia vincente con la Fondazione CRC e la sua Onlus. Presentiamo quest’anno il 2021 che si sta dimostrando un’ottima annata in maturazione. Oltre a questo, un secondo aspetto riguarda la voglia di crescere, ed era necessario coinvolgere i produttori. Fare un’asta “en primeur” è fondamentale per dare fiducia alle annate che verranno acquistate con un intento benefico e rappresenteranno pezzi unici».

E quest’anno tra i 15 barriques e i 10 lotti dei produttori (7 lotti Barolo e 3 di Barbaresco) ci sarà da divertirsi».

In tutto questo il concetto di generosità è alla base: «Essere generosi, imparare a donare sono due aspetti su cui si erge Fondazione CRC Donare - afferma il presidente della onlus Giuliano Viglione - perché raccogliendo e investendo sul territorio si cresce tutti insieme».

Livio Oggero

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