Un 2022 con numeri ancora maggiori di quelli del 2019, che è stato un anno record per il turismo in Langhe, Roero e Monferrato, un’estate con crescita costante di presenze di qualità sul territorio con sempre maggiore richiesta di vacanze outdoor, green e slow, all’insegna del rispetto dell’ambiente, abbinate al food and wine.
Tutti aspetti che confermano come la nostra zona sia molto appetibile e attraente, ma che portano una grande responsabilità agli addetti ai lavori che operano nel campo turistico.
Tra questi il punto di riferimento è l’Atl Langhe Monferrato Roero, una realtà che, grazie al lavoro mirato svolto negli anni, ha saputo raggiungere alti livelli che ora devono essere mantenuti, consolidati, e, perché no, addirittura aumentati.
E sulla tela di questo quadro d’autore, l’Atl sa dare i tocchi di colore giusti, come si evince dalle parole del neo presidente Mariano Rabino.
Presidente, partiamo da lei: come stanno andando questi primi mesi di carica?
«Sto vivendo un periodo intenso di conoscenza dell’ottimo stato di salute dell’Atl, dei colleghi e dei dipendenti. Una realtà che mi stimola a fare bene, forte di una reputazione che, grazie al lavoro di chi mi ha preceduto, è riconosciuta a livello nazionale. Il mio compito, e quello del nuovo consiglio di amministrazione, è di mantenere l’eccellente livello raggiunto, consolidarlo e cercare di aumentarlo ancora di più, perché il territorio lo merita».
Quali sono le priorità dell’Atl Langhe Monferrato Roero?
«Insieme al nuovo direttore Bruno Bertero, che si insedierà a inizio novembre, stiamo già lavorando a un “piano strategico partecipato” di carattere pluriennale, che vorremmo rendere operativo dal 2023. Si tratta di una novità di questi giorni che sarà frutto anche dell’ascolto attivo degli operatori di riferimento pubblici e privati del territorio, per cercare di mantenere, consolidare e rilanciare novità che abbiamo già in mente.
Oltre a questo stiamo guardando con molta attenzione anche al Monferrato, un territorio entrato in Atl nel 2019, e che, causa pandemia, non siamo ancora riusciti a lanciare come si vorrebbe. Ora noto una grande collaborazione con istituzioni e addetti ai lavori di questa zona, che ha un grande potenziale di crescita e che può diventare, al pari di Langhe e Roero che lo hanno dimostrato, un punto di riferimento per il turismo di qualità».
Capitolo turismo: oltre al food and wine c’è di più…
«Partiamo da una considerazione generale: per fattori endogeni ed esogeni la situazione del turismo in Italia sta andando bene, a conferma di come questo settore sia ripartito con forza. Nel nostro territorio la primavera e l’estate stanno facendo registrare numeri da record, superiori al 2019, che era stato straordinario. Un esempio su tutti: ci sono stati picchi significativi di presenze turistiche anche in Alta Langa, una zona su cui si sta lavorando e creando curiosità. I flussi maggiori sono dai Paesi scandinavi, dall’Olanda, dal Belgio e dalla Svizzera, senza dimenticare Francia e Stati Uniti.
Detto questo, oltre al food and wine c’è sicuramente di più, a conferma di come Langhe, Roero e Monferrato siano attente alle esigenze del turismo, dettate anche dai cambiamenti che stiamo vivendo nel post pandemia. Mi riferisco a una richiesta sempre maggiore di esperienze outdoor, slow, green: un turismo sempre più rispettoso della natura, e che la natura vuole viverla, per poi ovviamente deliziarsi anche delle sue eccellenze, che si esprimono nella nostra cucina in chiave enogastronomica».
Ancora sul concetto di turismo: come declinate questa parola, soprattutto alla luce dei cambiamenti per il prossimo futuro?
«Credo che dobbiamo pensare sempre di più ad un turismo sostenibile a livello ambientale, economico, umano e di qualità. Quattro fattori che si devono unire per rendere il nostro territorio sempre più attraente, ma, attenzione, senza eccedere nell’overbooking turistico.
Questo è un aspetto molto importante perché un territorio è eccellente anche quando è “a misura d’uomo”: il turista, il locale, gli addetti ai lavori non devono subire un fenomeno ma viverlo.
Intendo dire che vanno bene i numeri in crescita, ma restiamo vigili a mantenere la situazione sotto controllo, nel rispetto di questo Patrimonio Unesco e dei suoi abitanti.
E come si fa? Cercando di rendere i diversi Comuni belli, interessanti, lavorando in sinergia tra pubblico e privato. Dobbiamo essere tutti consapevoli, e vedo che questa linea continua a essere condivisa sempre di più».
E i grandi eventi turistici sul territorio sono la conferma di tutto questo: che ne dice?
«Concordo. A settembre ci saranno due importanti eventi in cui si parlerà di turismo. L’8 settembre a Grinzane Cavour è in programma “Food and wine tourism forum”, il più importante appuntamento nazionale dedicato all’innovazione nel turismo enogastronomico. Un’iniziativa lanciata dall’Atl alcuni anni fa, e che mette al centro le esigenze e le aspettative del turista.
Siamo orgogliosi di ospitare dal 19 al 21 settembre ad Alba la sesta edizione della “Global conference of wine tourism”, evento della Unwto, organizzazione mondiale del turismo. L’Atl è coinvolta a livello di hospitality, e sarà per noi un’occasione in cui offrire la nostra esperienza, e imparare, per poter crescere ancora nella gestione del territorio in chiave futura».
[Mariano Rabino, presidente Atl]
[Bruno Bertero, designato alla successione di Mauro Carbone]