Sanità - 26 luglio 2022, 19:15

I medici che mancano: l’Asl Cn1 si affida alle cooperative con una gara da 6,3 milioni. Guerra: “L’alternativa è chiudere i servizi”

Mancano specialisti negli ospedali di Mondovì, Ceva, Saluzzo, Savigliano e Fossano. Il bando prevede clausole di salvaguardia nell’eventualità in cui si riesca ad assumerne tramite concorsi. Qualcosa si muove: “A breve concorsi con 18 ginecologi mentre dovrebbero arrivare 4/5 urgentisti. E da settembre partiamo con il servizio di foresteria per fidelizzare gli specializzandi dando loro un posto per dormire”

Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl CN1

Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl CN1

“Io difendo il servizio pubblico”. La premessa è d'obbligo per Giuseppe Guerra, direttore generale dell’Asl CN1, interpellato sull'apertura del bando di gara (mediante la procedura informatica Sintel) per l’affidamento del servizio di assistenza medica a cooperative private di medici. La determina riporta la data del 4 luglio.

Una procedura a cui l'Azienda, di fatto, è stata obbligata per la carenza di medici nei presidi ospedalieri di Mondovì, Ceva, Saluzzo, Savigliano e Fossano.

Sei sono i lotti messi a bando per un periodo di 12 mesi e per un valore totale stimato (iva esclusa) di 6.316.800 euro che diventano 6.331.800 euro se si includono gli oneri per l’eliminazione dei rischi da interferenza. Con un valore massimo stimato dell’appalto, comprensivo delle opzioni di rinnovo, proroga, e del cosiddetto “quinto d’obbligo”, pari a 24.650.520 euro, riferito ad un arco temporale di tre anni. L’appalto è finanziato con fondi aziendali.

Dove mancano i medici?

Serve assistenza medica di Neurologia presso gli ospedali di Savigliano e Mondovì per un totale presunto di 156 turni di 6 ore e 156 turni di 12 ore nei dodici mesi.
Ma anche assistenza medica di guardia di Anestesia e Rianimazione a Ceva per la copertura di turni notturni/diurni di 12 ore di guardia attiva anestesiologica per un totale presunto di 730 turni nei dodici mesi.

Poi serve assistenza medica di guardia di Anestesia e Rianimazione a Saluzzo e Savigliano per un totale presunto di 970 turni nei dodici mesi (a Saluzzo un turno notturno di 12 ore, sette giorni su sette, più 20 turni mensili diurni di 12 ore; a Savigliano un turno diurno di 12 ore sette giorni su sette).

Ancora, manca assistenza medica di pronto soccorso/DEA a Ceva, Mondovì, Savigliano, Saluzzo, per un totale presunto di 1570 turni nei dodici mesi.
Poi serve assistenza medica di Ginecologia ed Ostetricia a Mondovì e Savigliano per un totale presunto di 665 turni nei dodici mesi.
Infine per le attività di ricovero in area medica a Mondovì, Savigliano e Fossano, per un totale presunto di 1.095 turni nei dodici mesi.

Questa Azienda, prima di giungere all’indizione della gara d’appalto, ha sempre attivato procedure di reclutamento mediante avvisi di mobilità, per incarichi a tempo determinato, per concorsi pubblici, convenzioni con altre aziende sanitarie, purtroppo senza esito positivo – sottolinea Guerra -. Solo all’esito negativo di tutte queste procedure e per garantire continuità nell’erogazione dei servizi alla popolazione come nostro preciso dovere istituzionale, l’Asl si è trovata costretta a bandire la gara. Trattasi di una soluzione temporanea, imposta dallo stato di necessità, che comunque, come si evidenzia nel disciplinare, è diretta a selezionare l’appaltatore che si avvale di Medici con migliore professionalità. Proprio in considerazione del carattere temporaneo di tale soluzione, il bando di gara prevede espressamente più clausole di salvaguardia nell’eventualità in cui questa ASL riesca ad assumere medici specialisti attraverso concorsi pubblici”.

Insomma, la priorità dell'Asl CN1 è quella di cercare medici per avere attività pubblica. E sembra che qualcosa si stia muovendo. Lo conferma Guerra: “Ci sono 18 ginecologi a concorso nel mese di settembre. Speriamo di incamerarne 6. A ottobre poi dovremmo prendere 4/5 medici di medicina d'urgenza. Così chiudo un pezzo di appalto e abbatto più che posso i costi. Inoltre da settembre, grazie alle fondazioni e in particolare ad 'ASSO' di Mondovì e agli 'Amici dell'Ospedale di Savigliano', partiamo con il servizio di foresteria. Un modo per fidelizzare gli specializzandi dando loro un posto per dormire”.

L'appalto esterno di servizi medici ovviamente prevede un impegno maggiore rispetto all'attività pubblica. E qui la stoccata a Chiara Rivetti, segretaria regionale del sindacato medico Anaao Assomed che in una nota stampa aveva attaccato Guerra sulla forma privatistica: “A me mancano medici per una quota proporzionale a quei 6,3 milioni di euro. Cosa devo fare? Dovremmo forse chiudere i servizi? Dovremmo ridurre l’assistenza alla popolazione? Dovremmo chiedere ai colleghi di triplicare l’orario di lavoro? Io sono in linea con la dott.ssa Rivetti per un sistema pubblico. Ma al momento non ho altre soluzioni. E, ripeto, ci sono clausole di salvaguardia che ci tutelano nell’eventualità in cui si riesca ad assumere medici specialisti attraverso concorsi pubblici”.

Inoltre non è neanche la prima volta che l'Azienda ricorre a questo sistema – conclude il direttore generale -. Al 30 di giugno abbiamo fatto uscire un bando per la vendita degli immobili. Anche qui, sulle cooperative, ho voluto fare un punto zero. Le cifre sembrano alte rispetto ad altre aziende sanitarie perché non è un contratto spezzato. Ho messo tutto dentro per la maggiore trasparenza possibile”.

Cristina Mazzariello

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