Il sensore di Hall è uno strumento fondamentale per gradi vantaggi nelle automobili, anche se in pochi lo conoscono e ancora meno gente è consapevole di averlo sulla propria macchina.
Il sensore di Hall è uno strumento fondamentale per gradi vantaggi nelle automobili, anche se in pochi lo conoscono e ancora meno gente è consapevole di averlo sulla propria macchina. Questo utilissimo elemento deriva dallo scopritore Edwin Hall, un fisico originario degli Stati Uniti che nel 1879 fece una fondamentale scoperta in campo scientifico. Si tratta dell’effetto Hall, che da lui prende il nome per l’appunto, che consiste nella differenza di potenziale a livello di un conduttore qualora lo stesso sia attraversato da una corrente elettrica.
Anche se questo può sembrare una banalità al giorno d’oggi, per quell’epoca non lo era affatto ed è alla base del funzionamento di sistemi di controllo installati sulla maggior parte delle automobili oggi circolanti. Il sensore Hall, grazie alla percezione delle differenze di potenziale, è infatti in grado di percepire variazioni a livello del campo magnetico.
Il funzionamento del sensore di Hall
Nella pratica i sensori Hall sono stati primariamente utilizzati nel sistema di accensione del motore, permettendo di sostituire l’interruttore grazie ad un meccanismo basato su un movimento a vortice e una successiva modifica di tensione che permette l’accensione nel momento del suo rilevamento.
Oggi sulle automobili invece l’utilizzo dei sensori Hall si è notevolmente diffuso: dal sistema di accensione infatti si è passati a sfruttarli come elementi di misura della posizione e velocità dell’albero a gomiti, nonché dell’albero a camme.
La stessa unità di misura è utilizzata anche per quanto riguarda la velocità delle ruote e per questo motivo il loro uso è stato esteso anche nei sistemi ABS. Il loro vantaggio prevalente in questo caso è quello di permettere di misurare la velocità partendo da zero, aspetto assolutamente da non sottovalutare. Inoltre il loro uso è anche determinato dal fatto che permettono di rilevare il senso di rotazione della ruota, offrendo un valido supporto per tutti i sistemi volti a facilitare e massimizzare le partenze con suolo in pendenza, come potrebbe essere ad esempio il sistema Hill Holder.