Finalmente la pioggia. Ieri ne è scesa tantissima, creando danni, certo, ma soprattutto regalando un po' di sollievo al settore agricolo.
La situazione, in provincia di Cuneo, è abbastanza variegata. Tanta pioggia, circa 40 millimetri al suolo, nelle zone pedemontane e collinari. Tra i 5 e i 10 millimetri, invece, nelle aree di pianura, tra Saluzzese e Saviglianese.
Una boccata di ossigeno per le aree dove è piovuto in modo più abbondante, una decina di giorni di tregua dalla sete. Decisamente di poco sollievo, invece, la poca pioggia caduta nelle aree di pianura.
Alcune grandinate localizzate e bufere di vento hanno colpito la zona tra Verduno e La Morra, l’Albese e la Valle Varaita al confine con la Francia, senza però gravi ripercussioni per campi, prati e vigneti. Hanno beneficiato della pioggia, caduta per molte ore, soprattutto i nuovi impianti di vite e nocciolo in sofferenza per la scarsità d’acqua, così come il mais di secondo raccolto.
Complessivamente, come ha spiegato Franco Parola, responsabile della sezione Ambiente e Territorio di Coldiretti, "il quadro complessivo non cambia, perché la pioggia non è sufficiente in alcun modo a risolvere il problema delle riserve e dello stoccaggio d'acqua. Dovrebbe piovere per giorni e giorni, il deficit accumulato in questi mesi è drammatico".
Coldiretti ha stimato in 350 milioni i danni alle imprese agricole nella Granda.
“Nella maggior parte dei casi la pioggia di ieri è stata benefica e dà respiro alle colture per almeno una settimana, ma non salva di certo un’annata come quella che stiamo vivendo, con un bilancio idrologico in rosso a causa della grave carenza di riserve a monte. Resta prioritaria l’esigenza di accelerare sulla realizzazione di un Piano per i bacini di accumulo, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro l’acqua necessaria per l’agricoltura e non solo” dichiara Enrico Nada, Presidente di Coldiretti Cuneo.