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Attualità | 09 giugno 2022, 08:00

Lavoro stagionale: il Comune di Alba mette in pista il nuovo progetto per contrastare l'illegalità

"Come assessore - dichiara Elisa Boschiazzo, con delega al Sociale - ho deciso di apportare novità al progetto dedicato ai lavoratori stagionali e alle persone senza fissa dimora che lavorano sul territorio. Ci sarà l’aiuto di un assistente sociale"

La sede della Caritas in via Pola: si inizia ad ospitare i braccianti agricoli

La sede della Caritas in via Pola: si inizia ad ospitare i braccianti agricoli

Lavoratori stagionali e persone senza fissa dimora: due tematiche che da un po’ di tempo interessano anche il nostro territorio, legate al mondo del lavoro in agricoltura, industria e ricettività. Due aspetti che, se non controllati, possono valicare il confine della Legalità, e creare problemi alla comunità. Il Comune di Alba, dopo mesi di studio e di valutazioni, forte delle esperienze degli anni passati, e in collaborazione con il centro di prima accoglienza di via Pola, è pronto alla nuova stagione, che ormai interessa tutto l’anno.

«Come assessore – dichiara Elisa Boschiazzo, con delega al Sociale – ho deciso di apportare novità al progetto dedicato ai lavoratori stagionali e alle persone senza fissa dimora che lavorano sul territorio. Ci sarà l’aiuto di un assistente sociale per supportare il centro di accoglienza in via Pola, gestito dalla Caritas del responsabile don Gigi Alessandria, per cercare di seguire al meglio le persone che approdano sul territorio e che lavorano.

Verrà dato un supporto di tipo legale, per tutelare e rendere quanto meno autonome le persone, che così potranno integrarsi nella società, per vivere dignitosamente e affrontare le spese per i beni di prima necessità".

E il progetto è già partito: "Stiamo lavorando già con gli stagionali agricoli – continua l’assessore – che sono ospitati nei tre alloggi container in via Pola che possono accogliere fino a quattro persone per appartamento. Qui possono dormire e avere una base, per poi mangiare nell’adiacente sede della Caritas, che il Comune aiuta anche economicamente".

Si guarda con più occhi alla stagione appena iniziata: sono stati istituiti diversi tavoli di confronto. "A breve conclude Elisa Boschiazzo – partiremo con tre tavoli specifici per controllare il fenomeno sul nostro territorio, e non solo, perché diversi vanno a lavorare nei Comuni limitrofi.

Lo scorso anno era stato istituito un tavolo unico tra sindaci, cooperative, associazioni di categoria, forze dell’ordine, ma c’erano troppi attori tutti insieme e così, quest’anno, abbiamo pensato di dividerli. Uno per i sindaci dei paesi del territorio, uno per le forze dell’ordine legato alla sicurezza che si baserà sulla letteratura creata dai volontari lo scorso anno, e un terzo, molto importante, con il terzo settore (volontariato) con il nostro referente Valter Boffa che fa da coordinatore tra le associazioni volte a presidiare il territorio per aiutare eventuali persone in stato di disagio.

Un aspetto mai affrontato in modo così approfondito per aiutare le persone senza fissa dimora: il nostro intento è quello di captarle e farle vivere con dignità, per poi lasciare al centro di prima accoglienza le mansioni specifiche. Grazie al bando europeo Pnrr “Prince” abbiamo creato un modello di tipo “palestre abitative” grazie al quale i soggetti vengono coinvolti e fatti sentire bene, perché si lavora sulla persona".

Livio Oggero

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