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Politica | 27 maggio 2022, 14:13

Bongioanni, odg in Regione per la variante di Demonte: "Problema infrastrutture cancro della nostra provincia"

L’esponente Fd sollecita la Giunta Cirio a intervenire col Governo e chiede la nomina di un commissario straordinario per tutta SS 21 del Colle della Maddalena

Paolo Bongioanni, capogruppo Fdi in Consiglio regionale

Paolo Bongioanni, capogruppo Fdi in Consiglio regionale

L’arteria stradale statale 21 del colle della Maddalena, in provincia di Cuneo, riveste una importanza logistica fondamentale per il trasporto delle merci da e verso la Francia, essendo l’unico valico alpino in provincia  potenzialmente transitabile tutto l’anno dai mezzi pesanti, per un territorio quello della Granda  che ha un export di merci pari a oltre 9 miliardi annui, secondo le stime della Camera di Commercio relative al 2021, con un interscambio con la Francia pari a quasi il 20% del totale complessivo.

“Il problema delle infrastrutture è il cancro della provincia di Cuneo, decenni di studi, di sondaggi, di progetti, di promesse… e poi il nulla, sempre il nulla – dice il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanniquasi una strategia voluta all’isolamento coatto della nostra terra, e in questa situazione che rasenta il grottesco, uno dei punti più critici, frutto degli eterni NO che caratterizzano l’Italia, no dovuti a burocrazia e a veti di ministeri dannosi, è quello della Variante di Demonte. Il deficit infrastrutturale della provincia di Cuneo è macroscopico e rappresenta un freno ad un territorio che, se potesse contare su infrastrutture adeguate potrebbe aumentare il proprio sviluppo economico in modo esponenziale”.

Gli abitanti di Demonte attendono da decenni la variante della strada statale 21 per poter deviare al di fuori del centro abitato l'intenso traffico e il ragguardevole numero di autoarticolati che giornalmente attraversa i portici medievali della cittadina e sono causa di inquinamento, deterioramento degli edifici storici e vibrazioni rumorose, con anche conseguente perdita di valore immobiliare dell’intero centro storico demontino.

L'Anas, già dal 2002, ha inserito il progetto della variante all'interno del proprio piano triennale, ma il parere contrario per motivi paesaggistici, espresso dal Ministero per i beni e le attività culturali nel 2019, sull'ultimo progetto presentato da ANAS, ha bloccato l'ultimo passaggio dell'iter formale per questa opera viaria, con un parere discordante tra il Ministero dell’Ambiente , che aveva dato via libera al progetto dell’Anas, e quello del Mibact che aveva invece espresso parere contrario alla luce della presenza dei resti del Forte della Consolata.

“Siamo oltre il ridicolo – prosegue Bongioanni –. Secondo il Ministero per i beni e le attività culturali, la galleria di esodo di circa 175 metri sotto la collina del Podio comprometterebbe il bene culturale costituito dai resti del forte della Consolata e tale parere, essendo vincolante blocca la Conferenza dei Servizi di approvazione dell'opera, prima della pubblicazione del bando di gara, quindi ci sono le risorse ma i beni culturali bloccano l’opera fregandosene della salute e del benessere dei cittadini, e dell’economia del Sud piemonte”.

Ad oggi la questione della variante di Demonte è nelle mani del Dipartimento per il Coordinamento Amministrativo della Presidenza del Consiglio (DICA) che potrebbe risolvere la situazione, giudicando con criteri di urgenza e indifferibilità la realizzazione della variante di Demonte nelle modalità previste dal progetto di Anas per il quale sono già stati stanziati 50 milioni di euro, finanziati dal contratto di programma di MIT-ANAS 2016/2020, dando così prevalenza alle necessità di tutela dello sviluppo economico della valle e del miglioramento della qualità dell’aria nel centro abitato di Demonte.

“Per questo – conclude Bongioanni – ho chiesto tramite un ordine del giorno, alla Giunta regionale  di sollecitare con vigore la Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché, al fine di ridurre la perequazione infrastrutturale cronica della provincia di Cuneo, si arrivi in tempi rapidi ad una soluzione che superi gli ostacoli burocratici ed amministrativi che bloccano la variante di Demonte, scegliendo l’iter progettuale di più rapida realizzazione, e di attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per procedere alla nomina di un commissario straordinario per la strada statale 21 del colle della Maddalena, al fine di facilitare gli iter necessari per l’esecuzione delle opere necessarie, compresi il ponte della Olla, presso Gaiola, i paravalanghe e la progettazione e successiva realizzazione della variante di Aisone”.

Redazione

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