Si è chiuso con una sentenza di assoluzione, intervenuta la causa di non punibilità di tenuità del fatto, il procedimento penale in corso al Tribunale di Cuneo iniziato da una donna, residente a Centallo, nei confronti della sua vicina di casa D.M.
La querelante, parte civile nel processo assistita dal legale Monica Anfossi, sosteneva che il cane dell’imputata abbaiava in continuazione «E’ una situazione insostenibile» aveva dichiarato in aula (LEGGI QUI). Secondo quanto riferito al pm in sede di esame, i latrati senza sosta avrebbero arrecato un vero e proprio disturbo alla quiete, costringendola così a sporgere denuncia nei confronti della padrona dell’animale.
Il reato contestato alla donna, assistita dall’avvocato Ferruccio Calamari, era disturbo alla quiete pubblica. Il periodo considerato dalla Procura , che ha chiesto come condanna il pagamento di una multa, faceva riferimento a partire dal maggio al settembre 2020. Ad associarsi alla richiesta del pubblico ministero, la parte civile.