Attualità - 18 maggio 2022, 17:00

Ponte sul Tanaro a Neive: a breve sarà approvato il progetto definitivo per il consolidamento

Un intervento da 3,2 milioni permetterà di fermare l'erosione alla base dei pilastri. Massimo Antoniotti, consigliere provinciale responsabile della Viabilità per la zona di Alba: «Si costruirà una diga a valle per proteggerne i basamenti, così da risolvere il problema dell’erosione dei pilastri»

Visuale aerea del ponte sul Tanaro che collega la SP3 da Baraccone a Neive

Visuale aerea del ponte sul Tanaro che collega la SP3 da Baraccone a Neive

Ponte sul Tanaro, in località Baraccone direzione Neive: mancano pochi mesi e poi l’opera ristrutturale definitiva vedrà la luce.
Un intervento fondamentale per eliminare l’erosione dei pilastri, dopo gli ultimi interventi voluti dalla Provincia nel 2004 e nel 2013, con la pulizia del sottofondo e il consolidamento delle pile.
Ora si tratta di sistemare il fondo dell’alveo del fiume in prossimità dei basamenti, colpito dall’erodere delle acque, fenomeno diventato costante per il crollo della briglia a valle con conseguente caduta di massi.
Un lavoro dall’importante investimento di 3 milioni e 200 mila Euro, facenti parte del “Decreto Ponti” del 2019, in cui, al Cuneese sono destinati più di 45 milioni di euro per la costruzione di tre nuovi ponti, per un totale di oltre 25 milioni, e la messa in sicurezza di altri 5 per un totale di 20 milioni.

«Per la zona dell’Albese – afferma Massimo Antoniotti, responsabile provinciale alla Viabilità per la zona di Alba - è in approvazione il progetto definitivo per l’intervento sul ponte di Neive. Attendiamo il parere dell’Aipo e, nei prossimi mesi si arriverà all’esecutivo, così da appartare i lavori in autunno. L’inizio dei lavori non si sa ancora quando sarà, molto dipende da come le aziende riusciranno a organizzarsi. Ci attende un periodo ricco di lavori in generale, ed il problema delle tempistiche sarà fondamentale da risolvere».
Si sa che comunque sarà un intervento definitivo mirato: «Verrà effettuato il consolidamento del ponte e dei pilastri mediante una piattaforma in cemento rivestita con blocchi. Praticamente si costruirà una diga a valle per proteggere i basamenti del ponte così da risolvere il problema dell’erosione dei pilastri, con il conseguente ottenimento della stabilità del ponte».

Livio Oggero

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