Attualità - 05 maggio 2022, 15:02

A Monale si è festeggiato il 1° maggio con lo storico motoraduno

Edizione numero 10 per l'importante appuntamento su due ruote che ha riunito 7mila centauri da tutta Italia. Come lo vive un appassionato? Le parole del nostro lettore Roberto Fantaguzzi

Momenti vissuti al motoraduno di Monale

Momenti vissuti al motoraduno di Monale

Festeggiare il 1 maggio in sella ad una moto per celebrare la 10 edizione del motoraduno “Campagnolo” di Monale con oltre settemila motociclisti è stata sicuramente un’emozione per il nostro lettore Roberto Fantaguzzi, appassionato centauro e guida cicloturistica regionale.

«Questo motoraduno “campagnolo”, così definito dagli ideatori Davide Veiluva, Luca Benivegna, Massimiliano Macula, Michele Cusano, Roberto Perelli e Silvio Pelissetti, ha attirato come sempre molta gente da tutta Italia a Monale. Partecipare a questa giornata di festa con altri centauri di ogni età, ha confermato come ci sia gran voglia di tornare a stare insieme, in allegria e spensieratezza. Per i più affezionati tenda dal venerdì e moto, per ammirare l’area espositiva, fin dal sabato, e per partecipare alla “sveglia delle marmitte” alle ore 8 della domenica.
Monale ha risposto come sempre alla grande: un paese vivo che ha saputo accogliere i 7 mila iscritti, il cui nome è stato scandito dallo speaker Luca che mi ha anche intervistato, sapendo la mia passione per le due ruote, bici o moto che siano, grazie a cui bisogna divertirsi, secondo il mio motto “Divertitevi sulle ruote”».

E se ne sono viste di tutti i colori: «Il parcheggio è diventato praticamente un’esposizione di ogni tipo di moto. Dai mitici “cinquantini” come lo storico Ciao, i diversi tipi di Vespa  o i performanti Tuboni a marce passando per i 125 2T degli anni '80 e '90, arrivando alle iper e super moderne moto con tanta elettronica. Non sono mancati alcuni tipi di moto storiche, fino ai quad ed ai super customizzati Trike di cilindrata ed ingombro enorme.
Ed il percorso di 50 km tra sali scendi ha divertito i partecipanti lungo strade che hanno regalato panorami e suoni della natura. La giornata è proseguita con il pranzo e tanta beneficienza, tra spettacoli di trial, la gara di “lentezza” e tanti sorrisi».

Livio Oggero

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