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Attualità | 22 aprile 2022, 14:29

Cascine e antichi casali si rifanno il look con i fondi del Pnrr

In arrivo in Piemonte 39,5 milioni per il recupero a fini turistici di strutture rurali di valore storico. Aperto da oggi lo sportello per l’assegnazione dei contributi

Il palazzo della Giunta regionale (Ph. Regione Piemonte)

Il palazzo della Giunta regionale (Ph. Regione Piemonte)

In Piemonte arrivano 39,5 milioni di euro del Pnrr per il recupero di strutture rurali un tempo utilizzate a scopi abitativi come casali e fattorie, ma anche come case coloniche, stalle, mulini, frantoi, edifici religiosi, edicole votive ormai abbandonate.

Nel loro insieme questi luoghi che hanno costituito per molti anni l’ossatura economica e culturale delle comunità piemontesi, oggi potranno tornare a nuova vita con un programma di risanamento che coinvolge gran parte dei territori per renderli di nuovo fruibili al pubblico a fini turistici.

La Regione centra quindi l’obiettivo di immettere liquidità nel sistema produttivo territoriale con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, una misura che prevede una ripartizione in tre tranche: una prima di oltre 3,9 di euro che sta per essere assegnata con un bando aperto da oggi, 22 aprile 2022, fino al 23 maggio 2022 (accessibile all’indirizzo https://www.regione.piemonte.it/web/temi/cultura-turismo-sport/cultura/protezione-valorizzazione-dellarchitettura-paesaggio-rurale), e una seconda di 35.5 spalmata tra il 2023 e il 2025.

Con i 39,5 milioni del riparto conferito al Piemonte, saranno finanziati progetti per un valore massimo di 150.000 euro ciascuno, programmi che saranno prima esaminati da una commissione regionale e poi da una ministeriale prima del via libera definitivo.

Nella nostra regione molti siti hanno un valore storico rilevante, e per il Piemonte si presenta una opportunità ghiotta per mettere in vetrina il proprio patrimonio per attrarre visitatori italiani ma soprattutto stranieri allargando così l’offerta turistica e culturale, ambiti in cui rientrano le «missioni» del Pnrr. L’iniezione di risorse dovrebbe inoltre arrestare il processo di degrado e anzi migliorare la qualità paesaggistica del territorio e migliorare anche l’accessibilità per persone con disabilità fisica e sensoriale.

L’azione regionale rientra in quella più generale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha messo a disposizione delle Regioni 49 miliardi per investire su turismo e cultura, due settori chiave per l’Italia che coinvolgono anche la trasformazione digitale e l’innovazione del sistema produttivo.

C. S.

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