Era il novembre 2019 quando il compianto don Lorenzo Costamagna, collaboratore del Duomo di Alba e appassionato storico, scomparso nel settembre 2020, ritrovò un antico scritto, probabilmente risalente al ‘600, riguardante una particolare e originale rappresentazione della Passione di Cristo che l’Arciconfraternita dei Pellegrini soleva realizzare, forse, fino all’immediato Dopoguerra.
Con l’amico, Salvatore Curaba, attore e docente, nacque l’idea di rimettere in scena quel testo, ma la pandemia bloccò il tutto. Adesso, anche per ricordare la figura di don Renzo, “prete dei poveri” e fondatore del gruppo di volontariato “Pane di San Teobaldo”, Curaba ha pensato di dare seguito all’intento di portare a compimento l’idea della drammatizzazione del testo.
“Passio” è la denominazione della rappresentazione, programmata per la serata di domani, mercoledì 13 aprile, alle 20.30 presso la chiesa di San Giovanni, in piazza Pertinace ad Alba, con la partecipazione di Ermanno Pastore e del gruppo Scout Alba e Roero 1; la consulenza artistica di Gianluca Rovagna e la collaborazione del Borgo San Lorenzo.
Si tratta di una messinscena che esula dai canoni tradizionali delle rappresentazioni sacre sulla Passione di Cristo. Mediante un libero adattamento ideato dallo stesso Salvatore Curaba, il testo della Confraternita dei Pellegrini, di per sé unico nel suo contenuto e nella sua dinamica, viene incastonato nella dimensione di una Passone narrata con gli occhi e la voce dell’apostolo che seguì Gesù fino alla Croce. In tale senso, più che una classica rappresentazione popolare, il risultato che ne consegue è quella della teatralizzazione, dove il palcoscenico è costituto dai simboli della Chiesa di San Giovanni.
L’iniziativa usufruisce del patrocinio del Comune di Alba-Assessorato al Turismo e Spettacolo, per la rilevanza culturale che essa assume, considerando che, dopo decine di anni, la città torna a vivere la Settimana Santa con quella che fu una tradizione, allora molto sentita e partecipata.