Vale 1.500.000 euro di impegno complessivo annuo il progetto "Space" di compagnia di San Paolo. Un'iniziativa di sostegno - non solo economico - agli spazi di partecipazione attiva di Piemonte e Liguria, dedicato a 100 realtà differenti. Tra cui undici della provincia di Cuneo.
Mercoledì 6 aprile al CAP10100 di Torino si è tenuto il primo incontro 'in live' degli aderenti al bando, lanciato - e quindi finora gestito a distanza a causa della pandemia da Covid-19 - nel 2021. "Space" durerà in totale tre anni e arriva propro a seguito di un altro progetto strettamente legato alle difficoltà della pandemia; l'obiettivo è scambiare esperienze e provare a lavorare sulle tematiche di sviluppo progettuale e sulla sostenibilità degli spazi di natura civica, e creare un luogo di scambio e conoscenza reciproca. Coinvolta anche l'associazione "Che Fare?", che monitora i vari spazi e raccoglie dati quantitativi e qualitativi pubblicando un report periodico sul loro 'stato dell'arte'.
Nella nostra provincia sono coinvolti nel bando l'antico palazzo comunale Tasté (15.000 euro) e il cinema e teatro Magda Olivero di Saluzzo (12.000 euro), la borgata Paraloup (23.000 euro), il caffè sociale di Mondovì (19.000 euro), ilcentro incontro anziani di Chiusa di Pesio (7.000 euro), il Lou Portoun di Ostana (15.000 euro), la sede ASD Autonomi di Fossano (15.000 euro), il cinema Vekkio di Corneliano d'Alba (7.000 euro) e il circolo culturale ricreativo Bra-Unitre (8.000 euro).
Tra le 100 realtà regionali anche la casa del quartiere di Cuneo
Cuneo si vede rappresentata dal Varco (10.000 euro) e dalla casa del quartiere Donatello (23.000 euro). Una realtà, quest'ultima, recentemente balzata agli onori del dibattito amministrativo a causa del proprio futuro (forse) incerto: un progetto PNRR dell'amministrazione comunale per la demolizione e ricostruzione della scuola locale, sotto cui si svolgono alcune delle attività quartierali, minaccia infatti di ridurre sensibilmente la disponibilità di spazi della casa del quartiere.
Se ne è discusso il 16 febbraio scorso in commissione consiliare dove Alberto Ubezio, presidente della casa del quartiere, ha chiesto a gran voce alla giunta di lavorare per trovare un altro posto. La tematica è stata poi ripresa nell'ultimo consiglio comunale dal consigliere Ugo Sturlese, che ha definito il comportamento dell'amministrazione rispetto alla realtà quartierale "inconcepibile"; nella stessa sede l'assessore Mauro Mantelli ha risposto assicurando che la casa del quartiere non verrà abbandonata a se stessa.
Una speranza che accomuna, ovviamente, Ubezio e Danilo Costamagna, il direttore della casa del quartiere presente ieri all'incontro torinese: "Sono contento che la nostra casa del quartiere Donatello abbia partecipato - ha detto - , e del sostegno accordato da compagnia di San Paolo. Gli spazi civici come il nostro, a Cuneo, sono ancora poco conosciuti e apprezzati; c'è ancora molto lavoro da fare nel comprenderne l'importanza, sono realtà che aggregano, propongono e uniscono, linee guida fondamentali per lo sviluppo di un quartiere urbano".
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