Una lunga malattia ha avuto la meglio su Luciano Belio, 79enne di Bergolo, conosciuto ex cantoniere della Provincia di Cuneo, un uomo con una dote particolare: la rabdomanzia, che permette di sentire la presenza dell'acqua camminando con il bastone tenuto ben fermo nelle mani.
I rabdomanti sono stati una figura tra il misterioso ed il reale, persone che hanno permesso di localizzare fonti di acqua per la costruzione di pozzi, anche nel nostro territorio. Quasi un antico dono che sembra scomparire.
Luciano Belio è anche stato dagli anni Settanta ad inizio Duemila consigliere comunale del paese di Bergolo per cui si è prodigato parecchio, facendo ottenere al piccolo centro dell’Alta Langa il riconoscimento di “Comune Fiorito” e la medaglia d'argento al concorso “Entente Florale Europe”.
È stato insignito del Premio fedeltà alla Langa per la sua passione ed il suo lavoro a favore del territorio, che amava molto.
Il cordoglio della Provincia di Cuneo per l’ex dipendente Luciano Belio recita: «La Provincia si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa di Luciano Belio, ex capo cantoniere del Reparto Viabilità di Alba. Classe 1942, residente ad Alba, Belio era stato assunto come cantoniere il 1 febbraio 1967 all’età di 25 anni, per poi diventare capo cantoniere dal 1 gennaio 1980. Il presidente Federico Borgna e tutto il Consiglio provinciale ne ricordano le doti umane e professionali come responsabile del magazzino di Reparto e dei mezzi provinciali in dotazione al Reparto di Alba».
Era poi andato in pensione quasi venticinque anni fa, il 1 aprile 1998. Lascia la morte Graziella, il figlio Roberto e la sorella Maria. I funerali si sono svolti sabato 26 marzo, e ora Luciano riposa nel cimitero di Bergolo.