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Attualità | 30 marzo 2022, 07:30

Fondazione Crc, Ezio Raviola nuovo presidente al posto di Giandomenico Genta

In fase di definizione i nuovi assetti politico-geografici dell’ente. Con l’ascesa al vertice di un monregalese, i due vicepresidenti saranno, con ogni probabilità, l’albese Francesco Cappello (nel ruolo di vicario) e il cuneese Enrico Collidà

Da sinistra a destra: il neo presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola e i due possibili 'vice' Francesco Cappello e Enrico Collidà

Da sinistra a destra: il neo presidente della Fondazione Crc Ezio Raviola e i due possibili 'vice' Francesco Cappello e Enrico Collidà

Ad un anno quasi esatto dal momento in cui Giandomenico Genta dovette lasciare, per ragioni di salute, la tolda di comando, la Fondazione CrCuneo avvia il percorso che porterà alla sua sostituzione.

“Alla luce del prolungarsi della sua indisponibilità e per ottemperare agli adempimenti statutari, la Fondazione - fa sapere in una nota l’ente - ha avviato nelle scorse settimane l’iter per la sostituzione del presidente che si concluderà entro la fine del mese di aprile”.

Tutto fa supporre che l’incarico passerà nelle mani del vicepresidente Ezio Raviola, monregalese, che in questo anno, in quanto vicepresidente vicario, ha svolto le funzioni di supplenza.

Erano mesi che si discuteva del cambio al vertice, in considerazione dell’impossibilità di Genta di poter proseguire il mandato. La questione, essendo Genta componente esterno, cioè non membro del Consiglio generale, era apparsa da subito complessa perché lo statuto dell’ente non contempla la surroga di un presidente in carica.

Ora, dopo varie consulenze legali, sentito il parere dell’Acri (l’associazione delle Fondazioni bancarie e Casse di Risparmio), lo scoglio è stato superato.

L’avvicendamento al vertice avverrà dopo l'approvazione del bilancio 2021, in calendario per l’11 aprile. Vicepresidente vicario diverrà, con ogni probabilità, l’altro attuale vice, l’albese Francesco Cappello, mentre l’avvocato cuneese Enrico Collidà, già facente del cda, dovrebbe essere promosso al ruolo di vice.

Più complicata – e per questo verrà esaminata solo in un secondo tempo – la surroga del posto di Genta proprio per il fatto che Genta non era stato espresso da alcuno degli enti designanti. Sarà il Consiglio generale a valutarne modalità e tempistica.

Ricordiamo che la Fondazione Cuneo è la terza in Piemonte e ottava in Italia per patrimonio ed erogazioni.

Tre le città della Granda che rientrano storicamente nell’area di sua competenza: Cuneo, Alba e Mondovì. A queste, ultimamente, si è aggiunta anche Bra, dopo l’incorporazione della sua Fondazione con quella di Cuneo.

L’organigramma in fase di definizione resterà in carica fino al 2024 quando, ad aprile, ci sarà il rinnovo di tutti gli organi sociali.

In predicato per la nuova presidenza viene indicato il sindaco di Cuneo e presidente della Provincia, Federico Borgna, i cui mandati amministrativi sono prossimi alla scadenza. Tutto (o meglio molto) dipenderà però dall’esito delle prossime elezioni comunali.

Due anni di questi tempi sono quasi un’era geologica e molti ostacoli nel frattempo potrebbero frapporsi alla scalata di Borgna alla sede di via Roma.

Staremo a vedere quel che succederà, ben sapendo che la corsa alla Fondazione Cuneo è da sempre la madre di tutte le battaglie. Quasi più importante – viene da annotare – del municipio del capoluogo e della stessa Amministrazione Provinciale.

Giampaolo Testa

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