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Attualità | 24 marzo 2022, 10:07

Sanità tra precari e liste d'attesa: "Medici e infermieri non possono essere angeli prima e poi scadere come lo yogurt"

Cgil, Cisl e Uil chiedono risorse, ma anche assunzioni e stabilizzazioni per gli oltre 3.300 assunti a tempo determinato, dopo i sacrifici della pandemia. "E poi si devono riordinare la sanità territoriale e le Rsa"

Sono stati angeli prima (e lo sono ancora), ma ora si ritrovano a fare i conti con contratti in scadenza, poche risorse e liste d'attesa fuori controllo, proprio a causa dell'emergenza pandemica. Medici, OSS e infermieri lanciano il grido d'allarme della Sanità piemontese e chiedono che la Regione, ma anche lo Stato, facciano i passi necessari per strapparli a una quotidianità di stenti e incertezze. E il 25 marzo manifesteranno davanti alla Prefettura di Torino, ma presidi e proteste si terranno anche davanti all'ospedale Molinette.

I conti rischiano di finire fuori controllo

"La situazione della Sanità ci preoccupa enormemente, per alcuni elementi che stanno esplodendo. A cominciare dai conti, che rischiano di finire fuori dal controllo e di venire commissariati se lo Stato non assolverà ai propri doveri: a livello nazionale c'è un buco da 5,5 miliardi", dice Gianni Cortese, segretario Uil Piemonte. E c'è il rischio concreto che gli straordinari fatti fin qui, non possano nemmeno essere pagati.

Preoccupano pure le liste d'attesa, "che si sono molto allungate con la pandemia, ma lo stesso Covid vede tornare un'insorgenza di casi, mentre manca ancora il personale e anche la medicina territoriale ha bisogno di correttivi", prosegue Cortese. "Anche sul fronte RSA è necessaria una revisione, con parametri che al giorno d'oggi non sono più sufficienti".

Tutti i numeri del precariato

Mettono i brividi le cifre sui profili professionali che dovrebbero essere stabilizzati. Sono 1374 gli infermieri assunti a tempo determinato in Piemonte: 257 scadono 2022, 483 nel 2023 e 634 nel 2024. Sono 816 gli OSS assunti in Piemonte a tempo determinato e 684 scadranno nel 2022. Gli amministrativi in carico sono 1014 e tutti scadranno nel corso del 2022, soprattutto nel primo trimestre (166), mentre altri 569 scadranno entro giugno. E ancora: 100 tecnici sanitari, in scadenza spalmata tra 2022 e 2023. Complessivamente: 3304 contratti, di cui 2055 scadranno quest'anno. 615 nel 2023 e 624 nel 2024. Cui si sommano interinali, gettonisti e soci di cooperative.

"È il frutto di politiche scellerate del passato, ma anche di strategie formative completamente sballate", dice ancora Cortese. "Bisogna stabilire i ricambi e il potenziamento".

"Devono aumentare le assunzioni e stabilizzare chi è già assunto, ma precario: di questo si deve discutere nella conferenza Stato Regioni. Anche la Regione Piemonte deve fare la sua parte, stabilizzando con gli strumenti a disposizione, gli oss e il personale sanitario in scadenza: parlo del Decreto Calabria, che permette di innalzare la spesa sanitaria del 10% - aggiunge Giorgio Airaudo, segretario regionale Cgil - Non si è angeli prima, per poi scadere come uno yogurt dopo. E le liste d'attesa sono una conseguenza: solo stabilizzando si può risolvere anche il problema dei tempi".

La sanità territoriale era malmessa anche prima del Covid

"Sulla sanità territoriale da tempo denunciamo il fatto che il personale è sempre più rarefatto, ma questo già prima della pandemia. In conferenza Stato Regioni bisogna prendere una posizione chiara - conclude Alessio Ferraris, segretario CISL Piemonte - Abbiamo migliaia e migliaia tra medici, OSS e infermieri che sono in scadenza, ma hanno acquisito un diritto. Senza dimenticare chi ha vinto i concorsi. Le risorse, se siamo d'accordo che si tratta di un tema fondamentale, sappiamo come trovarle".

Comprendiamo perfettamente la posizione che le rappresentanze sindacali di medici, OSS e infermieri hanno, ancora una volta, espresso, e siamo convinti che debbano essere fatti tutti i passi necessari, sia a livello regionale che a livello statale, per dare risposte e certezze sui conti della sanità, sui contratti precari e sulla stabilizzazione del personale e conseguentemente sull’abbattimento delle liste d’attesa che potrà essere realizzato soltanto attraverso il potenziamento degli organici”,  hanno dichiarato il Presidente del Gruppo Pd in Consiglio regionale Raffaele Gallo e il Segretario piemontese del Partito Democratico Paolo Furia.

Massimiliano Sciullo

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