Dopo un periodo festivo segnato dall’aggravarsi della situazione sanitaria e il rincaro delle bollette su luce e gas in vista, qual è la situazione dei bar di Bra?
Abbiamo raccolto alcune testimonianze, partendo dal Bar Arpino, che, dopo un periodo di chiusura dovuta a lavori di ristrutturazione, ha riaperto i battenti. Il titolare della ditta che lo gestisce ci illustra le novità nell’intervista video che pubblichiamo a seguire.
Il titolare del Caffè Boglione, Alessandro Monchiero, dichiara: "Abbiamo confrontato le recenti bollette sia con i mesi precedenti, sia con quelle degli inverni 'pieni' di due o tre anni fa, perché ricordiamoci che il paragone resta incongruo con gli inverni scorsi, aperti o chiusi a singhiozzo causa lockdown. E abbiamo appurato che un aumento in effetti c’è stato, non quello spesso starnazzato senza criterio e con percentuali del tutto inventate, ma nell’ordine del 10-15%, che diventa gravoso soprattutto in questi mesi di affluenza fiacca e incassi ridotti all’osso".
"Non opereremo comunque aumenti sui prezzi – prosegue Monchiero -, cercando di scavalcare l’inverno e sperando in un rinnovato entusiasmo di pubblico all’affacciarsi della primavera. E questo non per vocazione filantropica, ma per una sorta di risarcimento a quei pochi avventori che hanno continuato a bazzicarci in questi mesi freddi e inquieti. Sarebbe davvero ingiusto che il dazio degli aumenti ricadesse proprio sul groppone dei nostri clienti più affezionati, nonché di coloro che ci hanno sostenuto e confortato (economicamente ed emotivamente) in questi tempi difficili. E dunque, come sempre, poco interesse per lagne o dolenze, e tanta voglia di rimboccarci le maniche e avviarci verso una caldissima primavera che promettiamo carica di novità, eventi, iniziative e tantissime buone ragioni per venirci a trovare in via Cavour 12”.".
Per la Pasticceria Converso, parla il titolare Federico Boglione: "Le bollette non sono ancora arrivate, ma siamo sicuri che il rincaro avrà delle conseguenze. Oltre a luce e gas, aumenteranno anche i prezzi delle materie prime, e quindi probabilmente quelli dei prodotti finali. Durante le vacanze natalizie il lavoro è andato bene, nonostante i nostri locali abbiano una capienza limitata: la gente ha voglia di uscire".