L’Asl Cn2, il Comune e i comitati di quartiere albesi: questi i protagonisti della riunione svoltasi l’8 febbraio presso la sala giunta del municipio di piazza Duomo, alla presenza del sindaco Carlo Bo, dei vertici dell’azienda sanitaria (col direttore generale Massimo Veglio e il nuovo responsabile sanitario Alessandra D'Alfonso) e dei diversi presidenti dei quartieri cittadini. Tema della serata: un aggiornamento sullo stato dell’arte della “Casa di Comunità” nell’ex ospedale San Lazzaro.
Si è parlato della necessità di potenziare l’offerta sanitaria con la maggior parte dei servizi di prevenzione della malattie in spazi idonei ottenuti dalla parte più nuova dell’ex nosocomio, così da ottimizzare i locali.
Entro inizio aprile nell’attuale "casa di comunità" verranno spostate tutte le attività attualmente svolte in via Armando Diaz e in via Toti. E intanto si sta lavorando a progetti che diventeranno presto definitivi, per creare percorsi lineari per i pazienti in spazi ampi e confortevoli, per rendere attiva la nuova strumentazione di radiologia e per dare ai medici di medicina generale la possibilità di spostare il loro studio all'interno della struttura. Si gestiranno quindi le cure intermedie riguardanti pazienti dimessi dall'ospedale che necessitano ancora di assistenza.
«Della Casa di Comunità farà anche parte anche l'Ospedale di Comunità – riportano i presidenti dei quartieri all’indomani dell’incontro –, dotato di una ventina di postazioni letto per disabilità temporanea di breve durata. Sarà un presidio aperto 24 ore, con accesso libero durante il giorno per tutte le prestazioni sanitarie e durante la notte per la continuità assistenziale ai degenti».
La struttura sarà un punto di riferimento per la popolazione con ambulatori per prestazioni sanitarie, portineria, ufficio informazioni, assistenti sociali, medici di medicina generale, coinvolgimento di associazioni presenti sul territorio.
Sarà coadiuvato dalla Centrale Operativa Territoriale, che indirizzerà le persone a seconda delle situazioni in modo da ottimizzare e velocizzare le procedure.
Il sindaco Bo ha messo in evidenza i molteplici positivi aspetti dell'operazione che porterà alla nascita della futura Casa della Salute, resa possibile dalla disponibilità del direttore generale Veglio, dal supporto finanziario assicurato all’operazione dalla Fondazione Crc e dal coinvolgimento della Regione Piemonte, disposta a rinunciare all'alienazione dei vecchi nosocomi di Alba e Bra. Questi elementi permetteranno di vedere la nuova struttura (4.500 metri quadrati da realizzare nella parte più recente dell’edificio) completata nell'arco di due o tre anni dall'inizio dei lavori».
RIFIUTI, NUOVI QUARTIERI E REGOLAMENTO
«Terminato l'incontro dedicato alla Casa di Comunità – spiegano i presidenti dei comitati di quartiere –, abbiamo posto ancora alcuni interrogativi al nostro sindaco quali la nuova raccolta differenziata dei rifiuti, la nascita di nuovi comitati di quartiere cittadini e il nuovo regolamento dei comitati».
In merito al nuovo regime di raccolta rifiuti entro fine febbraio vi sarà un incontro con sindaco, assessore e presidenti dei comitati, per poi effettuare incontri nei vari quartieri e illustrare ai cittadini come funzionerà la raccolta quando andrà a regime.
In merito al nuovo regolamento, spiegano i presidenti, «sono state tenute in considerazione le nostre proposte fatte nel mese di luglio, passeranno in commissione la prossima settimana e ci verrà sottoposto prima di essere approvato dal Consiglio comunale, fermo restando che sarà la commissione che deciderà l'inserimento o meno di tali richieste».
Per quanto riguarda i nuovi quartieri i referenti dei comitati rimarcano che «si sarebbe dovuto coinvolgere di più i comitati esistenti. Il nuovo delegato ai quartieri sarà un assessore. Il sindaco chiede di utilizzare di più il fondo per quartieri e frazioni di mezzo milione di euro che viene sfruttato solo al 20% della sua disponibilità».
In Breve
lunedì 04 dicembre